Cronaca
Come risolvere la situazione traffico domenicale in Val Seriana?
Dopo l’ennesima domenica di colonna vi chiediamo qualche proposta per risolvere il traffico in Val Seriana.
Domenica di sole ormai in Val Seriana fa rima con domenica di traffico e code da rientro. Oggi lungo la strada provinciale ex ss 671 della Valle Seriana la colonna di auto ha cominciato a formarsi già dal primo pomeriggio ed è continuata fino in serata.
Un fenomeno noto che si estende da Villa d’Ogna e Clusone fino a Gazzaniga per il quale non si trova una soluzione.
Questo il messaggio a riguardo che ci è arrivato oggi: “Salve. Mi chiedo se non si può fare qualcosa per far mettere un semaforo all’incrocio per Clusone dove il traffico è sempre pesante per chi viene da Milano o da Gromo”.
E voi cosa ne pensate? Che soluzioni proponete? Scriveteci così condivideremo le vostre proposte con gli enti politici preposti alla viabilità.
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Marco
30 Giugno 2019 at 22:22
La confluenza di due vallate a Ponte Selva è cosa da terzo mondo come da terzo mondo sono le curve della Selva dove ad ogni autobus o mezzo pesante che transita in curva, la fila di auto dalla corsia opposta deve fermarsi. Più a valle confluisce anche la val del Riso e i vari accessi a Ponte Nossa e tutto questo crea notevoli rallentamenti. Ricordo che si parlò anni fa di un progetto per realizzare una galleria dal ponte del Costone alla val Borlezza ma rimarrebbe il collo di bottiglia tra il Ponte del Costone e il semaforo di Fiorano, compresa l’incomprensibile e inutile mega rotonda di Casnigo nei prac de Pi’ e il semaforo di Fiorano che fermano il traffico di tre vallate. La questione come vedete è molto complessa e risolvibile solo con pesanti investimenti che potrebbero prevedere un viadotto sul fiume Serio o il ripristino del treno delle valli come fu un tempo ma non di certo con la velocità attuale della TEB.
Max
1 Luglio 2019 at 9:45
La soluzione è semplice, quanto impossibile, visto che se ne parla da 50 anni.
La necessità, ormai vitale per la Valle, è quella di una STRADA che sia degna di essere chiamata tale, visto che ora passiamo su un “sentiero”, o poco più, e per di più pieno di “INTOPPI”. Una volta ci passava il carretto col cavallo, ora le macchine, ma sempre li siamo.
La coda della Domenica è la punta dell’iceberg, poi vogliamo parlare delle code del Venerdì, del Sabato, e a volte anche del traffico del Lunedì mattina ???
Intanto le ore in coda non si contano nemmeno più…….in cosa dobbiamo sperare ??? Di nulla stiamo discorrendo………
MMM
1 Luglio 2019 at 9:52
Ripristinare la ferrovia/TEB fino a Clusone o magri fino a rovetta alleggerirebbe il traffico e ridurrebbe anche l’inquinamento
Claudio
1 Luglio 2019 at 10:09
La strada è ormai piena di intoppi, semafori, rotonde e limiti di velocità assurdi!
Un primo passo sarebbe ripristinare il 90 km/h nei punti in cui è possibile farlo (Ponte del costone, rettilineo delle Fiorine, “superstrada” ad Albino per esempio) in modo da velocizzare un po’ il traffico, poi ovviamente bisogna che la gente si dia una mossa in auto e non percorra tutta la valle a 40 km/h guardando il cellulare magari.
Raffaella
2 Luglio 2019 at 8:38
Tutti i sindaci della valle dovrebbero unirsi per creare un progetto concreto e sicuramente importante. Comuni, provincia, regione.Tutti i paesi pagano le conseguenze di questa situazione insostenibile ! Ho 48 anni e da sempre sogno di percorrere la val Seriana serenamente !
LR
2 Luglio 2019 at 11:21
1) prolungamento del tram delle Valli di cui esiste già studio e progetto.
2) realizzazione di uno studio per realizzazione sopraelevata.
tutto questo da fare….ieri.
Mi chiedo perché i nostri amministratori, specie quelli locali, non si battano per queste infrastrutture indispensabili.
Gil
21 Luglio 2019 at 7:23
…ma per i motociclisti dementi che impestano le valli nei fine settimana non c’è proprio rimedio?
Dobbiamo sopportare supinamente questa orda di maleducati e fuorilegge che tra l’altro sono in contunuo aumento? Non c’è nessun controllo sulla strada, non si vede Polizia, Carabinieri e Polizia Locale. Siamo proprio in mano a nessuno.