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Cronaca

Carola Rackete è libera, il Gip non convalida l’arresto

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La comandante Carola Rackete è libera, il Gip non ha convalidato l’arresto. Salvini: «Pronti a rispedirla in Germania».

La comandante Carola Rackete è libera. Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, non ha infatti convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra e ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato per aver agito «all’adempimento di un dovere», ovvero quello di salvare vite umane in mare. 

La donna venerdì notte aveva attraccato la nave al porto di Lampedusa per far scendere i migranti soccorsi davanti alle acque libiche, ignorando il divieto e l’Alt della Finanza.

Viene dunque meno la misura degli arresti domiciliari deciso dalla procura che aveva chiesto la convalida della misura restrittiva e il divieto di dimora in provincia di Agrigento e dunque nei porti di Lampedusa e Linosa, Licata, Porto Empedocle: secondo il gip la scelta di Carola di attraccare a Lampedusa è stata obbligatoria perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri. La capitana dunque può tornare al timone. Anche se la Sea Watch 3 per ora è ancora sotto sequestro a Licata.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini annuncia di aver disposto un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. La prefettura conferma: “Firmato il provvedimento di espulsione”. Ma il prefetto Dario Caputo fa sapere che non potrà essere eseguito fino a quando la Rackete sarà di nuovo interrogata dai pm, nell’ambito del fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ovvero il prossimo 9 luglio, giorno fino al quale la donna è libera di circolare sul territorio italiano.

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