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Cronaca

Infortunio sul lavoro a Nembro, 52enne colpito alla testa da un pezzo metallico di 25 kg

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Infortunio sul lavoro alle Acciaierie F.lli Gandossi a Nembro, 52enne colpito alla testa da un pezzo metallico di 25 kg.

Infortunio alle Acciaierie F.lli Gandossi di Nembro oggi verso mezzogiorno: ferito un uomo di 52 anni.

Dalle prime informazioni raccolte, mentre il lavoratore stava movimentando un pezzo metallico (una fusione in acciaio del peso di circa 8 tonnellate) con il carroponte, una parte del pezzo si è sganciata da un’altezza di circa 4 metri e lo ha colpito alla testa procurandogli una ferita lacerocontusa. 

Per la movimentazione del pezzo l’operatore ha utilizzato per l’aggancio al carroponte i canali di colata (in pratica, tubi di acciaio) che poi vengono successivamente tagliati ed eliminati. Per cause da indagare il canale di colata si è rotto colpendo il lavoratore al capo nella caduta. Il peso del pezzo che lo ha colpito è di circa 25 kg. 

L’infortunato, sempre rimasto cosciente, è stato trasportato con codice giallo all’Ospedale  Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove sono in corso accertamenti ma non è in pericolo di vita.

Sul posto per i primi rilievi/indagini si sono recati i Tecnici della Prevenzione dell’Ufficio PSAL di Albino, Ats Bergamo.

Sergio Piazzolla, Responsabile Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro – Ufficio Direzione UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Ats Bergamo ha commentato così l’accaduto: “Sono in corso di verifica le modalità di aggancio del pezzo al carroponte, la congruità degli accessori di sollevamento utilizzati e le procedure  operative predisposte dall’azienda per queste operazioni.  In via generale per movimentare pezzi di così grande ingombro e peso è necessario predisporre prioritariamente uno studio delle modalità di aggancio ed una valutazione della buona tenuta del carico da parte dei segmenti di esso scelti per l’ancoraggio e il sollevamento. E’ ovviamente importante anche indicare e mantenere una posizione quanto più in sicurezza dell’operatore rispetto al carico quando questo è sollevato”.

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