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Cronaca

Turismo, a Bergamo un giro d’affari di 2 miliardi

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Lombardia, crescono le imprese del turismo. Per Bergamo un business da 2 miliardi.

Le mura venete di Città Alta

Con 49 miliardi di euro – su un totale nazionale di 131 miliardi – la Lombardia è leader in Italia per quanto riguarda il giro d’affari dei comuni turistici. Inoltre, sono 53 mila su 540 mila le imprese operanti nei settori legati al turismo.

E’ quanto emerge da una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi: tra i comparti presi in considerazione, il commercio al dettaglio (24 mila in Lombardia su circa 274 mila in Italia), ristoranti (21 mila e 184 mila), ricettività (3 mila e 40 mila), attività sportive (quasi 3 mila e 26 mila), attività creative artistiche e di intrattenimento (1.500 e 9 mila), noleggio di auto biciclette e altri mezzi di trasporto (436 e 5 mila), servizi di biglietterie, di prenotazione e guide turistiche (260 e 2 mila), stabilimenti termali (12 e 131). 

I NUMERI DI BERGAMO 

Le imprese bergamasche attive nel settore turistico sono 3.557 (-0,3% rispetto al 2018) per un ricavo totale di 1 miliardo e 928 milioni di euro. Nello specifico, 1.679 sono le imprese del commercio al dettaglio; 197 operanti nell’alloggio; 1.326 attività dei servizi di ristorazione; 42 imprese di noleggio autoveicoli, biciclette…; 13 servizi di biglietterie, di prenotazione e guide turistiche; 93 attività creative, artistiche e di intrattenimento; 205 attività sportive, di intrattenimento e di divertimento; 2 stabilimenti termali. 

“Numeri che confermano come in Lombardia, ed in particolare nel Bergamasco, il turismo sia un volano formidabile per lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio – dice Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda -. Dai laghi alle montagne, dalle città d’arte ai paesaggi collinari, la nostra Lombardia si conferma terra dal grande potenziale attrattivo e il mondo imprenditoriale ha compreso che investire nel turismo è un business florido e dal sicuro rendimento. In tal senso il Bergamasco, con le sue mete e ricchezze turistiche, ha un ruolo davvero strategico. In futuro, le prossime sfide dovranno concentrarsi ancor di più sulla formazione di un personale che vada incontro alle nuove esigenze del turismo, con occhi sempre attenti alla digitalizzazione e ad un costante aggiornamento”. 

Le imprese lombarde negli ultimi cinque anni crescono del 3%, un dato superiore a quello nazionale (+1%). Le città d’arte prevalgono con 41 mila imprese, +4,6% in cinque anni, seguite da località lacuali (6 mila imprese, stabili), località montane (3 mila imprese, +2%), località collinari (2 mila imprese), località termali con quasi mille imprese. Secondo i dati Istat, sono 15 le città d’arte lombarde, 12 le località collinari, 53 quelle lacuali, 38 montane e 9 termali, per un totale di 127 comuni turistici.

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1 Commento

1 Commento

  1. G.Franco

    8 Agosto 2019 at 0:40

    Buonasera, da una ricerca della provincia di Bergamo, risulta che gli arrivi dei turisti in Valseriana siano calati del 2,1%.
    Questo ci fa capire che c’è ancora molto da fare, sopratutto nella viabilità.
    E’ frustrante vedere tanto impegno da parte degli enti, associazioni e imprese, vanificato dalle code sulle nostre strade. Bisogna intervenire rapidamente raddoppiando la superstrada da Albino fino alla galleria di Montenegrone, oltre ad altri interventi fino a Clusone. Da non trascurare la strada della Valdandino.
    Grazie,

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