BERGAMO
Incendio al Papa Giovanni, muore una paziente: fiamme provenienti dalla sua stanza
Incendio nella torre 7 al terzo piano dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Morta una paziente. Le fiamme probabilmente provenienti dalla sua stanza.
Incendio questo martedì 13 agosto al Papa Giovanni di Bergamo. Una giovani di 20 anni ha perso la vita. L’allarme antincendio è scattato alle 10 al terzo piano della Torre 7.
“La Squadra antincendio interna – si legge in una nota dell’Ospedale – è prontamente intervenuta con il supporto dei sorveglianti e dei tecnici dell’ospedale fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco. La situazione è apparsa subito grave a causa del fumo sprigionatosi”.
Secondo quanto ricostruito la paziente deceduta era stata bloccata pochi istanti prima dell’incendio, a causa di un forte stato di agitazione, dall’équipe del reparto. Scattato l’allarme antincendio, nell’ambito delle procedure di evacuazione dei pazienti prontamente attivate, il personale infermieristico ha aperto la porta della sua camera per portarla in salvo ma si è presentato un muro di fumo e nonostante l’uso dell’estintore non è stato possibile raggiungerla. Hanno tentato diverse volte, anche con gli addetti della squadra antincendio, senza purtroppo riuscire.
“Al momento, l’ipotesi più probabile è che le fiamme siano divampate proprio in quella camera – continua la nota ufficiale -. La perquisizione personale e della stanza prevista in psichiatria per ritirare oggetti pericolosi è stata eseguita anche questa mattina”.
Nel frattempo sono stati evacuati gli altri pazienti della Psichiatria, della Nefrologia e dell’Oncologia (che si trovano al secondo piano della torre 7). In totale 80 pazienti che sono stati accolti nell’Area destinata al Piano emergenza maxi afflusso feriti e nelle ali dedicate all’Osservazione temporanea 1 e 2. In meno di due ore tutti i pazienti non psichiatrici sono stati trasferiti in altri posti letto liberi dell’ospedale.
Sette pazienti psichiatrici sono stati trasferiti in altre strutture in provincia, due sono stati dimessi come già programmato. Sono in corso altri trasferimenti.
“Il nostro personale è molto scosso – fanno sapere dalla Direzione strategica – e vogliamo ringraziarli per aver fatto tutto il possibile per mettere in salvo i pazienti. La morte di una giovane donna ci addolora profondamente, abbiamo espresso alla famiglia tutta la nostra vicinanza e continueremo a stare vicini a tutti coloro che hanno vissuto questo dramma. Attendiamo l’esito degli accertamenti in corso, ma ora è soprattutto il momento del cordoglio”.
Non vi sono stati intossicati fra il personale e i pazienti evacuati.
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