Cronaca
Elena, morta bruciata nel letto di ospedale a 19 anni – aperta un’inchiesta
Aperta un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto martedì 13 agosto al Papa Giovanni di Bergamo dove tra le fiamme di un incendio è morta una paziente di 19 anni.
Elena Casetto, una giovane residente a Osio Sopra che a ottobre avrebbe compiuto 20 anni, è morta carbonizzata nell’incendio che martedì 13 agosto ha interessato il terzo piano della torre 7 al Papa Giovanni di Bergamo dove si trova il reparto di Psichiatria
Le fiamme sarebbero partire dalla stanza dove da pochi giorni era ricoverata la 19enne, trasferita da un altro ospedale psichiatrico di Milano, forse per un gesto estremo della giovane. Una prima ipotesi è che sia stata la diciannovenne a dare fuoco con un accendino.
Ma l’inchiesta aperta deve fare chiarezza su molti punti: come avrebbe fatto la paziente ad innescare l’incendio se l’ospedale ha dichiarato che la paziente era stata sedata e contenuta a letto dal personale medico “a causa di un forte stato di agitazione”?
In queste situazioni il protocollo sanitario impone di effettuare controlli cadenzati, a intervalli regolari: ogni 15 minuti per sorvegliare visivamente il paziente, ogni 30 minuti per verificarne i parametri vitali. “L’allarme antincendio è scattato alle 10 al terzo piano della Torre 7”, ha fatto sapere l’ospedale. Forse, pochi muniti dopo l’ultimo controllo effettuato sulla giovane.
Sta di fatto che nessuno ha potuto salvarle la vita visto che la stanza è stata subito invasa da fiamme e fumo. Repentina l’attivazione del protocollo interno di antincendio e l’arrivo dei vigili del fuoco con diverse squadre da Bergamo a Dalmine, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare.
L’ospedale Papa Giovanni ha avviato un’indagine interna informando che subito “è stata eseguita la perquisizione personale e della stanza prevista in psichiatria per ritirare oggetti pericolosi”.
In ospedale sono arrivati gli agenti della questura, i carabinieri della Compagnia di Bergamo, la Polizia locale. Le indagini, coordinate dal pm Letizia Ruggeri, sono affidate alla squadra Mobile della questura. Al momento l’ipotesi di reato che si potrebbe profilare è quella dell’omicidio colposo contro ignoti, l’autopsia sul corpo della diciannovenne è in programma la prossima settimana.
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