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Sulla Presolana la madonnina dei bambini ricoverati al Papa Giovanni di Bergamo

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Sulla Presolana a 2050 metri di quota sarà posata una madonnina dei bambini ricoverati al Papa Giovanni di Bergamo.

La grotta che ospiterà la statua

Nei giorni scorsi sulla Presolana, nei pressi della cappella Savina, a 2.050 metri di altezza, è stata installata la grotta che ospiterà una statua della Madonna a protezione dei bambini ricoverati al Papa Giovanni, di Bergamo e di tutta la provincia.

L’iniziativa trova la sua forza e realizzazione grazie alla sinergia tra enti e soprattutto tra le persone che li compongono: l’associazione “Mauro Signore Bergamo elisoccorso”, 118 Bergamo, i tecnici del Soccorso alpino sesta delegazione orobica, la direzione Asst Hpg 23 e i Frati dell’ospedale Papa Giovanni.

“L’idea è nata lo scorso anno e condivisa con Angelo Giupponi, responsabile dell’articolazione aziendale territoriale 118 di Bergamo, col suo predecessore dottor Oliviero Valoti (attualmente direttore di un servizio di anestesia e rianimazione del Papa Giovanni), ed Elia Ranza del Soccorso alpino – racconta fra Mauro – l’abbiamo proposta al sindaco di Castione della Presolana, Angelo Migliorati, che ha accolto subito con entusiasmo la proposta, tanto che il giorno successivo ci ha chiamato per informarci che lui e la sua giunta avevano erano concordi e ci autorizzavano a procedere in attesa della conclusione dell’iter burocratico che ha ufficializzato infine il progetto”.

Fra Mauro da anni si occupa di bambini degenti, dai tempi degli Ospedali riuniti fino al trasferimento del Papa Giovanni XXIII. “Abbiamo una madonnina di Lourdes, in ospedale dove si trova l’elibase, chiamata dagli uomini del 118 di Bergamo la “Madonna del Soccorso”, dove gli operatori sanitari si recano per pregare, e anche i frati con i bambini degenti – racconta -. Arriva dai vecchi Ospedali riuniti ed è un punto di riferimento per tutti. Qualche tempo fa ci regalarono una copia in marmo della madonnina di Lourdes e quindi abbiamo cominciato a riflettere su dove poterla installare. Fu così che arrivò l’illuminazione: portarla nel punto più in alto possibile delle Orobie. E dove se non sulla Presolana, che ne è la patrona?”

La ricerca di una grotta dove posizionarla non aveva dato frutto e così è venuta loro in aiuto l’azienda Marini marmi di Castro, che ha regalato una roccia in ceppo di gré di 700 chili dalla cui lavorazione ne è stata ricavata una nicchia, abbellita poi da quelle che sono le impronte di alcuni piccoli degenti dell’ospedale riprodotte, lavorate e regalate dal laboratorio ceramico terapia ricreativa della Fondazione Lene Thun. “In realtà sono molto più che un abbellimento – confida fra Mauro – le impronte delle mani dei bimbi, sono quelle dei degenti in ospedale ma sono anche il segno-presenza di tutti i bimbi di Bergamo e Provincia: sono infatti le mani a cui si affida la Madonna per essere elevata al cielo”.

La pietra-grotta è stata portata in quota domenica 5 agosto. Il luogo in cui è stata posta è quello di un vecchio basamento del Soccorso alpino, dove sorgeva una colonnina per la richiesta di soccorso, dismessa con l’avvento dei cellulari. Su un lato della grotta è stata posizionata una targa con la preghiera della Madonna dei piccoli che ha ricevuto l’imprimatur della Curia vescovile di Bergamo.

Nelle prossime settimane verrà programmata la cerimonia per l’installazione della madonnina di Lourdes (che è alta circa 40 centimetri), e che arriverà dal cielo con un volo in elicottero sabato 26 ottobre alle 11 circa, accompagnata da uno dei bambini dell’ospedale e da Sua Eccellenza Monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo.

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