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Legge elettorale, sì di Lombardia al referendum leghista

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Legge elettorale: sì di Veneto, Sardegna e Lombardia al referendum leghista.

Sì alla richiesta di referendum per la variazione della legge elettorale da parte delle regioni Veneto, Sardegna e Lombardia. Il voto positivo è arrivato nella giornata di mercoledì 25 settembre.

Su indicazione di Matteo Salvini, le regioni di centrodestra si stanno mobilitando per ottenere il voto popolare sul Rosatellum, in modo da abrogarne la parte proporzionale. L’obiettivo del leader leghista è di arrivare al referendum in primavera.

Le reazioni in Consiglio regionale della Lombardia

Durante il dibattito in aula del Consiglio regionale della Lombardia è intervenuto il capogruppo della Lega, Roberto Anelli: “La nostra è una richiesta democratica nel pieno rispetto delle istituzioni e della Costituzione: vogliamo che sia il popolo ad esprimersi nel dibattito su proporzionale o maggioritario”. “Sorprende che proprio il Movimento 5 Stelle che fino ad oggi aveva sostenuto di essere favorevole alle consultazioni referendarie, abbia deciso di abbandonare l’aula insieme ai loro compagni del PD”.

“Oggi l’opposizione ha scelto il modo peggiore di affrontare il dibattito: disertare l’aula non prima di aver lanciato critiche prive di senso e di contenuto a chi ha proposto nient’altro che dare voce ai cittadini”. 

“Voglio infine rimarcare la compattezza dimostrata ancora una volta dalla maggioranza in Regione Lombardia che rappresenta senza dubbio un forte segnale di sostegno all’azione politica e amministrativa portata avanti dal nostro governatore Attilio Fontana”.

Ad intervenire in merito anche Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda: “Un passaggio storico, che va nella direzione che gli italiani vogliono, ovvero un sistema elettorale capace di garantire governabilità e stabilità ed evitare altri governi inciucio come quello rossogiallo”.

“La strada è quella tracciata da Giorgia Meloni – continua Lara Magoni -; sistema maggioritario e ritorno delle preferenze. Spero questo sia solo il primo passo di un lungo cammino di revisione che ci porti infine al Presidenzialismo, ovvero all’elezione diretta del capo dello stato: una battaglia storica della Destra e di Fratelli d’Italia, che presenterà ordini del giorno in tal senso in tutti i consigli regionali. Il consiglio regionale lombardo oggi infatti ha anche approvato all’unanimità dei presenti l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia, che domanda a Roma l’avvio dell’iter per giungere al presidenzialismo”. 

“Dopo questo segnale forte, ci auguriamo tutti che al popolo italiano sia data finalmente la possibilità di eleggere direttamente il Presidente della Repubblica e di tornare a votare quanto prima”, conclude Lara Magoni.

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