Cultura
I ritratti nascosti della Carrara si svelano al Credito Bergamasco
Il ritratto tra ‘800 e ‘900 attraverso le collezioni nascoste dell’Accademia Carrara in mostra al Credito Bergamasco.
Il rapporto di collaborazione tra Fondazione Credito Bergamasco e Accademia Carrara continua e si consolida con la mostra Lo specchio della città, visibile presso Palazzo Creberg dal 4 al 31 ottobre 2019, e con una nuova edizione del progetto Grandi Restauri che vede come protagonista Simone Peterzano, allievo di Tiziano e Maestro di Caravaggio, e Palma il Giovane.
LA MOSTRA
Per la mostra autunnale a Palazzo Creberg – curata da Angelo Piazzoli e Paolo Plebani – Fondazione Creberg ha ottenuto in prestito da Accademia Carrara sedici dipinti appartenenti alla “collezione nascosta”, ovvero una selezione di opere che normalmente non sono fruibili nel percorso museale, di grande interesse per il pubblico bergamasco in quanto strettamente legate al territorio. A completamento del progetto espositivo vengono presentati due capolavori della Pinacoteca normalmente collocati nelle sale del museo cittadino (l’affascinante Ritratto di Bice Presti Tasca di Giacomo Trécourt e la straordinaria Ragazza con rose di Cesare Tallone).
“Attraverso diciotto ritratti distribuiti in quattro sezioni (La città degli artisti, La città delle professioni, La città dell’aristocrazia e La città al femminile) il pubblico potrà ripercorrere parte della storia di Bergamo e dei bergamaschi tra Ottocento e Novecento – ricorda Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Creberg – con ritratti che lasciano percepire i cambiamenti di gusto che si manifestano nella classe borghese e aristocratica. Specchiandoci in queste opere, suggestive e dense di fascino, per un mese vivremo a Palazzo Creberg avvolti nella meraviglia che quotidianamente si respira nella celebre Pinacoteca, rafforzata dall’ammirazione suscitata dai capolavori restaurati di Peterzano e di Palma il Giovane.”
I ritratti ufficiali, mondani, intimisti, romantici – dipinti dai migliori protagonisti della pittura locale (tra cui Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Francesco Coghetti, Giacomo Trécourt, Cesare Tallone, Giorgio Oprandi) – lasciano trasparire i cambiamenti di gusto che, in particolare, si manifestano nella classe borghese e aristocratica. Soprattutto con Giovanni Carnovali detto il Piccio – uno degli allievi più interessati della Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara e con Cesare Tallone, grande interprete del ritratto prima che il genere fosse sostituito dalla fotografia, nonché direttore della Scuola dal 1884 al 1899 – prosegue quella tradizione per una ritrattistica franca e veritiera che già dal Cinquecento aveva caratterizzato la storia artistica cittadina.
“Durante l’Ottocento – evidenzia Paolo Plebani, Curatore della mostra – il ritratto si guadagna un ruolo di primo piano, non solo come strumento per registrare l’aspetto di una persona, ma anche per attestare un raggiunto status sociale o come scandaglio per sondare l’animo umano. A Bergamo, città di grandi ritrattisti per più di quattro secoli, la Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara ha fornito per tutto l’Ottocento un contributo rilevante allo sviluppo del genere, soprattutto con la ritrattistica schietta e sincera di Piccio e Tallone. Per tale motivo le raccolte dell’Accademia Carrara – grazie a una serie di capolavori di Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Francesco Coghetti, Giacomo Trécourt, Cesare Tallone, Giorgio Oprandi – consentono di ripercorrere da un punto di vista inedito la storia di Bergamo, tra l’età neoclassica e le prime avvisaglie della modernità, tra l’inizio dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. I volti dei protagonisti e delle comparse che animarono le tante scene della vita cittadina, le tante città all’interno della città – la città dei professionisti e dell’aristocrazia, degli artisti, o quella delle donne, per fare soltanto alcuni esempi – raccontano della varietà e della vitalità di un tessuto sociale diversificato in un periodo di straordinari cambiamenti.”
Maria Cristina Rodeschini, Direttore dell’Accademia Carrara, sottolinea che “questa scelta di ritratti ottocenteschi e di primo novecento dalle collezioni dell’Accademia Carrara è la costruzione di un racconto della città, un’indagine intorno a una comunità di cui narrare l’articolazione sociale, fatta non solo da uomini, ma anche da donne e bambini. La ricerca, condotta con la consueta cura da Paolo Plebani, ha assicurato diverse novità sui personaggi raffigurati, anche dal punto di vista dell’informazione storica. Ha dato esiti interessanti il confronto tra pittura e fotografia, poiché l’affermarsi di quest’arte nella seconda metà dell’Ottocento, oltre a introdurre una tecnica rivoluzionaria, ha fatto bene alla pittura che ha dovuto necessariamente rinnovare in modo profondo se stessa nel suo rapporto con la realtà. “Lo specchio della città” è un progetto di studio ed espositivo che, nell’aver stimolato una ricerca puntuale, offre un caleidoscopico atlante dell’esistenza delle persone ritratte. Si tratta di una mostra che condivide molto con la città e proprio per questo i cittadini di Bergamo sono invitati a visitarla come opportunità di un incontro con un pezzo della propria storia.”
GRANDI RESTAURI
Da oltre dieci anni Fondazione Creberg è impegnata in una intensa programmazione volta alla salvaguardia di capisaldi del patrimonio artistico con interventi su qualificate opere d’arte, che vengono poi restituite alle Comunità di appartenenza riportate all’originario splendore.
Ora Fondazione Credito Bergamasco sta realizzando, a sua cura e spese, il restauro di due monumentali opere milanesi di Simone Peterzano (Bergamo, 1535 / Milano, 1599), grande artista cinquecentesco di origine bergamasca, protagonista di una mostra monografica a cui sta lavorando Accademia Carrara per la primavera del 2020. Attraverso la rassegna Grandi Restauri Fondazione Creberg intende presentare in anteprima la figura di uno straordinario artista, poco conosciuto al grande pubblico. Formatosi a Venezia presso Tiziano e stabilitosi in seguito a Milano – dove lavorò per un’illustre committenza portandovi le novità della pittura veneta più aggiornata – Peterzano fu, a partire dal 1584, il maestro di Caravaggio.
Il restauro del primo capolavoro, Il miracolo dei SS. Paolo e Barnaba a Listri, è stato effettuato presso la Sala Consiglio di Palazzo Creberg dove è visibile al pubblico (4 – 31 ottobre 2019), insieme ad alcuni dipinti di Palma il Giovane – di proprietà di Parrocchie bergamasche – pure loro protagonisti del progetto Grandi Restauri per il secondo semestre del 2019. Per il secondo, La chiamata alla missione dei SS. Paolo e Barnaba, le fasi di consolidamento e pulitura avranno luogo a Palazzo Creberg (novembre 2019 / gennaio 2020) a cui seguirà poi la fase finale di ripristino.
Come spiega Angelo Piazzoli, ideatore del progetto: “La Fondazione Credito Bergamasco, in una logica di collaborazione con soggetti virtuosi, si propone di stimolare la curiosità del grande pubblico sulla figura e sull’opera di Simone Peterzano in attesa della mostra di Accademia Carrara. L’occasione di presentare le opere della Chiesa di San Barnaba farà toccare con mano la qualità pittorica e sarà molto utile nella divulgazione, anche tramite visite guidate gratuite ed eventi culturali, di un eccellente artista che, pur se di grandi qualità, non è noto per quanto meriterebbe”.
“Ad oggi la nostra Fondazione – prosegue Piazzoli – ha sostenuto innumerevoli restauri di capolavori provenienti da musei, parrocchie, provvedendo a mettere in sicurezza opere bisognose di cure e presentarle al pubblico una volta restaurate. Tra questi, i restauri di numerosi dipinti (tra gli autori più noti possiamo citare Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni, Moretto, Alessandro Allori, Palma il Vecchio, Romanino, Paris Bordon, Giovan Paolo Cavagna, Andrea Previtali, Antonio Campi, Francesco e Leandro Bassano) sono stati realizzati nella Sala Consiglio di Palazzo Creberg in Bergamo e – prima della restituzione alle comunità di appartenenza riportati al loro originario splendore – sono divenuti oggetto di ammirazione e di approfondimento dei nostri ospiti, in una intensa attività di divulgazione.”
La restauratrice Delfina Fagnani (Studio Sesti Restauri) sottolinea che “il recupero conservativo di queste due grandi opere, fra le più significative di questo artista, si manifesta innanzitutto come un’occasione assolutamente singolare e stimolante a favore di un percorso di studio e di conoscenza che potrà essere di contributo nel portare in luce, attraverso una fitta raccolta dati, le modalità tecniche di realizzazione di questo artista: conosciuto come assai scrupoloso nel disegno e così vicino, dichiarandosi suo discepolo, alle cromie tizianesche, ma anche come fonte importante di ispirazione tecnica per il suo allievo Caravaggio. Eccezionale è lo stato di conservazione che vede questi due dipinti ancora nel loro stato originale per quanto riguarda il supporto: i tessuti utilizzati da Peterzano, di un bel lino robusto, non hanno infatti mai subito interventi di rifodero. Le affollate raffigurazioni, che appaiono in uno stato di degrado e di generale e pesante offuscamento, lasciano intuire una vivace cromia veneta che potrà essere recuperata nella leggibilità e nelle raffinate stesure originali. “
I rilevanti interventi di restauro sulle opere di Peterzano vengono interamente sostenuti dalla Fondazione Creberg con il concorso di Nettuno srl che, da alcuni anni, affianca la Fondazione in importanti interventi di salvaguardia.
Nell’ambito dell’iniziativa “Grandi Restauri” sono esposti nel Salone principale del Palazzo Storico del Credito Bergamasco quattro capolavori di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane, riportati al loro originario splendore grazie alla sapiente opera dei restauratori incaricati dalla Fondazione.
INFORMAZIONI
Mostre visibili al PALAZZO STORICO CREDITO BERGAMASCO / BANCO BPM – Bergamo, Largo Porta Nuova dal 4 al 31 ottobre 2019. Da lunedì a venerdì, negli orari di apertura della filiale (8.20 – 13.20 e 14.30 – 15.30). Sabato 5, 12, 19 ottobre (14.30 – 19.00) con visite guidate gratuite con inizio alle ore 14.30 – 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18. Domenica 6, 13, 20 ottobre (9.30 – 19.00) con visite guidate gratuite con inizio alle ore 9.30 – 10.30 – 11.30 – 14.30 – 15.30 – 16.30 – 17.30 – 18.
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