Cronaca
Veronica, non era meningite: uccisa da un’infezione
La 19enne di Villongo non è morta di meningite ma per un’infezione generalizzata fulminante non prevedibile. Lunedì 9 dicembre il funerale.
La 19enne di Villongo non è morta di meningite ma per un’infezione generalizzata fulminante non prevedibile.
“Il liquor era pulito e le meningi intatte. Il batterio all’origine di questa infezione è il meningococco di tipo C”: lo ha detto nella serata di giovedì 5 dicembre il direttore generale degli «Spedali Civili» di Brescia, Gianmarco Trivelli.
Veronica Cadei, la studentessa di 19 anni di Villongo è morta nella notte di lunedì dopo un malore accusato sui banchi dell’università.
Dopo l’autopsia eseguita in mattinata, il sostituto procuratore Lorena Ghibaudo ha firmato il nullaosta alla sepoltura. I funerali saranno celebrati lunedì 9 dicembre alle 14,30 a Villongo.
La posizione dell’ospedale
«Da parte nostra stiamo comunque rivedendo, unitamente ai professionisti interessati, il percorso della paziente sotto i diversi profili clinico-assistenziale, organizzativo, documentale e relazionale», si legge in una nota della direzione dell’ospedale.
«Anche tutti noi, come i famigliari, di fronte a un così tragico evento, non possiamo non porci la domanda se avremmo potuto fare qualche cosa di più o di diverso per impedire la morte della giovane. Allo stato attuale delle conoscenze e sulla base dei primi approfondimenti esperiti – spiega l’ospedale – resta la diagnosi di choc settico originato da Neisseria Meningitidis di Gruppo C, non esitata in evidenza clinica di meningite, e appare che la sequenza degli interventi effettuati è stata completa e adeguata».
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