Cronaca
Meningite, nessun allarmismo ma cresce la paura
Meningite in bergamasca: nessun allarmismo secondo gli enti istituzionali ma tra la gente cresce la paura. Saltati alcuni eventi sportivi.
Meningite in bergamasca: dopo l’accertamento del quinto contagio da meningococco C, gli enti istituzionali ribadiscono che non c’è nessun allarmismo ma tra la gente cresce la paura.
Saltati alcuni eventi sportivi
A destare scalpore il fatto che domenica 12 gennaio siano saltate due partite di pallavolo. A Sarnico non si è presentato il Cenate Sotto che avrebbe dovuto incontrare il Csi Oratorio Sarnico mentre nel Campionato provinciale Fipav di prima divisione la squadra Volleymania di Nembro ha dato forfait.
Casi con stesso genotipo del batterio
“In queste ore l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che i primi 4 casi di Sepsi da meningococco C registrati nelle scorse settimane nel Basso Sebino presentano lo stesso genotipo del batterio”. A dirlo l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Questo elemento conferma la scelta di procedere all’offerta vaccinale estesa alla popolazione della zona. Un’offerta che prosegue anche nei prossimi giorni negli ambulatori straordinari, nelle scuole superiori, nelle aziende e attraverso i medici di base del territorio”.
Rammarico per le scelte delle società sportive
L’assessore inoltre ha espresso rammarico per alcune scelte “eccessivamente emotive e non giustificabili” adottate nei giorni scorsi nell’ambito del settore sportivo.
“La scelta di cancellare addirittura manifestazioni sportive in calendario – sottolinea l’assessore Gallera – alcune delle quali si giocano all’aperto, non è utile in alcun modo e non giova a questo territorio e ai suoi abitanti. Le azioni precauzionali e preventive sono già state attivate in modo tempestivo. Invito tutti, sinceramente, a tornare alla normalità della vita
sociale”.
Meningite, nessun allarmismo
Non c’è da allarmarsi dunque per quanto sta accadendo anche se l’assessore conferma il ricovero per infezione da meningococco C, del marito della signora di 48 anni deceduta dieci giorni fa. L’uomo si trova all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
“L’uomo, 54 anni, era stato sottoposto alla profilassi antibiotica precauzionale – spiega Gallera – che però non ha sortito completamente l’effetto auspicato a causa delle sue pregresse fragili condizioni di salute. Il paziente si trova fortunatamente ora in condizioni non gravi. Le azioni di profilassi per i contatti più stretti sono già state attivate dall’ATS di Bergamo”.
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