Cronaca
Detrazioni digitali, paghi con la carta ma serve la ricevuta
Novità per le detrazioni digitali nella Dichiarazione dei redditi: anche se si paga con la carta servono le ricevute cartacee.
Novità per le detrazioni digitali nella Dichiarazione dei redditi: anche se si paga con la carta, e dunque il pagamento è tracciato, servono le ricevute cartacee.
Una misura che certamente non va incontro allo snellimento delle procedure rese anzi più macchinose, in un’epoca in cui gran parte delle pratiche dovrebbero essere digitali.
Sconto fiscale del 19% solo con pagamenti tracciati
È un caso “molto italiano” e paradossale: si va verso le denunce telematiche, i pagamenti tracciabili, la digitalizzazione delle dichiarazioni ma si finirà sommersi dalla carta delle “pezze giustificative”.
Il CAF CISL, con la presidente nazionale Giovanna Ventura, ha lanciato “l’allarme” circa le nuove regole. Dal 1° gennaio infatti è prevista la possibilità dello sconto fiscale del 19% solo con pagamenti tracciati. Ciò aumenterà il peso cartaceo dei documenti che i contribuenti devono conservare.
Infatti, se si dovesse pagare la prestazione medica privata, per esempio con il bancomat, non basterà pinzare alla fattura lo scontrino fiscale rilasciato, ma anche la copia del pagamento Pos. Questo perché il Fisco ha bisogno di una prova dello strumento tracciato utilizzato.
Detrazioni digitali con ricevuta cartacea
“Al CAF bisognerà dare sia la fattura, sia lo scontrino. È necessario per fare l’abbinata e metterlo in detrazione. Ci stiamo accorgendo che i contribuenti non sono a conoscenza di tutte le possibili implicazioni di questa nuova disposizione – ha spiegato a ItaliaOggi Giovanna Ventura -. Abbiamo quindi chiesto dei chiarimenti all’Agenzia delle entrate. Temiamo che nel 2021, quando queste spese saranno presentate per le detrazioni, ci saranno dei buchi documentali e dovremo negare la detrazione ai contribuenti”.
Supporto dai CAF di Bergamo
Naturalmente, il problema si porrà anche a Bergamo. Il CAF provinciale sta così già predisponendo materiale informativo. L’obiettivo è quello di informare i propri assistiti riguardo all’archiviazione di ogni documento utile alle detrazioni, nella preparazione della dichiarazione dei redditi 2020, che si dovrà presentare il prossimo anno.
Va dunque ricordato a tutti i contribuenti, che è necessario conservare, accanto allo scontrino fiscale e alla ricevuta, anche il giustificativo della spesa, estratto conto o ricevuta del Pos. Documentazione che tra l’altro andrà conservata per cinque anni.
Le disposizioni sono quelle della legge di Bilancio approvata prima di Natale, e prevedono che le detrazioni del 19% degli oneri spettino a condizione che la spesa sia effettuata con sistemi di pagamento tracciabili.
Cosa si può pagare in contanti
“Bisogna segnalare, però – sottolinea Monica Gardana, responsabile CAF CISL Bergamo –, che resta la possibilità di pagare in contanti le spese relative a medicinali e dispositivi medici. Nonché le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale.
Mentre le spese sanitarie detraibili solo con pagamento tracciabile riguardano prestazioni rese da medici o professionisti “privati” non accreditate al Servizio sanitario nazionale”.
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