Cronaca
Insulti ai vigili su Facebook, 5 denunciati
Insulti ai vigili, 5 utenti del gruppo Facebook denunciati. Il Comandante: “Deciderà la Procura se avviare un procedimento penale”.
Insulti ai vigili su Facebook, sono 5 gli utenti del gruppo Facebook “Viabilità Valle Seriana” denunciati. Il Comandante della Polizia Locale del Consorzio Unione sul Serio commenta: “Deciderà la Procura se avviare un procedimento penale o meno”.
Insulti ai vigili du Facebook
Le parole sul web pesano come le parole reali. E, anche se un semplice commento sotto un post sembra presto sparire tra gli altri, di queste parole ne resta traccia per sempre.
Forse ciò non era ben chiaro a chi ha scritto – magari con leggerezza – “ridicoli”, “ridicoli pagliacci” e “questi qui sono deficienti”. I commenti sono riferiti, come si sa, ai vigili della Polizia Locale Unione sul Serio di Nembro (che comprende i comuni di Casnigo, Gazzaniga, Pradalunga, Nembro, Selvino e Villa di Serio) che giusto una settimana fa stavano svolgendo un posto di blocco a Gazzaniga.
Il posto di blocco straordinario, coordinato dalla Prefettura, seppur posizionato su un’area di sosta, ha creato chilometri di coda in entrambi i sensi di marcia. Scatenando così l’ira degli automobilisti della Valle Seriana, già temprati da ore di coda nel resto della settimana.
“Accettiamo le critiche ma non gli insulti”
Così, le code, hanno creato il solito malcontento e, sotto un video pubblicato da un utente, i commenti si sono sbizzarriti.
Raggiunto telefonicamente Marco Pera, Comandante del Consorzio spiega: “In 20 anni di attività ne ho viste di tutti i colori. Accettiamo le critiche ma non gli insulti. I miei uomini sono in strada a lavorare non certamente per essere insultati. Credo che a nessuno faccia piacere sentirsi chiamati così”.
Per questo sono stati visionati i commenti più gravi (uno è un insulto audio nel video sopra citato) e sono stati inviati alla Procura della Repubblica per il reato di diffamazione.
“Deciderà la Procura se avviare un procedimento penale o meno”
“Non vogliamo fare l’inquisizione a nessuno – continua Pera -, da parte nostra c’è la massima disponibilità. Per questo abbiamo lasciato la libertà alla Procura di giudicare i commenti e valutare se intraprendere un percorso penale o decidere che possono bastare misure alternative come le scuse, un ravvedimento da parte degli utenti o un richiamo”.
Nel frattempo, in attesa di capire come procederà la questione, diverse sono le attestazioni di vicinanza agli utenti denunciati e il moderatore del gruppo Facebook Martino Bigoni ha avviato la ricerca di uno studio legale che affianchi gli stessi utenti.
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Egidio Zanoletti
22 Gennaio 2020 at 10:57
Va bene non accettare gli insulti , ma qualche volta prima mettere in atto azioni che potrebberero creare situazioni di disagio servirebbe usare l’ intelligenza onde evitare situazioni simili viste anche le problematiche di traffico sostenuto in condizioni normali
????
22 Gennaio 2020 at 16:01
É già da parecchio ormai che qualcuno sui social si lascia trasportare la mano ed anche un pò il cervellino credendo di essere in un “mondo alternativo” dove tutto é concesso e permesso, poi quando giustamente si prendono provvedimenti e si fanno rispettare le regole succedono questi fatti.
Tornate sulla terra utilizzatori di social, prima o poi tutto ciò finirà e vi risveglierete nel mondo reale, in cui chi sbaglia paga!
Spegnete i vostri smartphone almeno qualche ora al giorno, si vive meglio.
Valeria Ceron
22 Gennaio 2020 at 16:40
Sono d’accordo, la buona educazione sta bene ovunque, si può manifestare contrarietà, senza nessuna necessità di scadere nell’insulto, ne verso le forze dell’ordine ne verso chiunque altro. Potrebbero anche avere commesso un errore, non ho visto e non so, però è necessario domandarsi se nel nostro posto di lavoro accetteremmo di essere ripresi con insulti.
Mario
24 Gennaio 2020 at 12:58
Ridicoli più che un insulto la definirei una costatazione