Cronaca
#iononguardoSanremo, la presa di posizione della Cisl
Dura presa di posizione di Cisl Friuli Venezia Giulia e del Coordinamento Donne sul festival della canzone italiana: “Rai deve rimanere baluardo educativo”.
Dura presa di posizione di Cisl Friuli Venezia Giulia e del Coordinamento Donne sul festival della canzone italiana: “Rai deve rimanere baluardo educativo” e lancia l’hashtag #iononguardoSanremo.
#iononguardoSanremo
#iononguardoSanremo: è durissima la presa di posizione della Cisl Fvg e del Coordinamento Donne Cisl riguardo l’imminente festival della canzone italiana.
Le dichiarazioni dei giorni scorse rese dal conduttore Amadeus durante la conferenza stampa in cui ha inneggiato alla bellezza delle vallette, come unico valore, oltre alll’ammissione alla kermesse di un trapper che sembrerebbe inneggiare alla violenza sulle donne, sono argomenti che stanno ancora facendo discutere.
“Se la Rai non prenderà provvedimenti – si legge in una nota del Sindacato – ci faremo sentire anche attraverso la commissione di vigilanza. Intanto, pur nel rispetto delle scelte individuali, la Cisl Fvg invita ad esprimere il proprio dissenso, racchiuso nell’hastag #iononguardoSanremo”.
Il servizio pubblico della Rai non può venire meno alla sua storica funzione educativa
A parlare in merito è Claudia Sacilotto, assieme al Coordinamento Donne e ricollegandosi anche ad un comunicato stampa nazionale di Cgil, Cisl, Uil. “Il servizio pubblico offerto dalla Rai non può permettersi di venire meno alla sua storica funzione educativa, in questi giorni palesemente tradita.
Possiamo anche credere alla buona fede del conduttore, ma certamente affermazioni come quelle pronunciate sul ruolo da retrovia delle donne non possono passare sotto traccia. E’ stato veicolato un messaggio gravissimo che mina non solo la dignità delle donne, ma di tutta la collettività”.
La frase incriminata “Una donna capace di stare in passe dietro all’uomo”
“Celebrare una donna capace di stare un passo dietro all’uomo – prosegue la nota cislina – è anacronistico, completamente fuori dalla storia. Oltre che ad essere un commento svilente rispetto ad una fotografia del mondo femminile ben diversa, fatta di donne che lavorano e che gestiscono la famiglia.
La vicenda del trapper Junior Cally
“Quanto poi alla vicenda del trapper Junior Cally – commenta Sacilotto – siamo di fronte all’assurdo. Personaggi del genere non avrebbero mai dovuti essere selezionati per Sanremo che, come tutti i programmi televisivi, ha una enorme forza diffusiva”.
Testi che inneggiano alla violenza sulle donne, alla donna da trattare come un oggetto, in un momento storico in cui i femminicidi sono quasi quotidiani, andrebbero banditi da tutti i canali.
Sicuramente dal servizio pubblico della Rai e, con buona pace del ministro Salvini, anche da tutte le case: qui non parliamo di censura, ma di un modello culturale – quello della parità di genere – che va coltivato e arricchito di contenuti positivi. Ora da politica, istituzioni, Rai, ci aspettiamo una presa di posizione netta, così come anche dagli sponsor del Festival. La dignità delle donne e della collettività in generale, vale molto di più del profitto, fermo restando il nostro potere di cambiare canale: #iononguardoSanremo”.
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gil
26 Gennaio 2020 at 20:42
Un evento da abolire
Elvi Salis
27 Gennaio 2020 at 13:20
Una cosa abominevole,un insulto Verso tutte le donne e la società che combatte da anni contro un gravissimo problema ,la sinistra é riuscita insieme all’aiuto della chiesa a sporcare anche la musica.. Mi schifo per questo.