BERGAMO
Il caso della rimozione degli alberi in piazza Dante
Caos questa mattina a Bergamo: il caso della rimozione degli alberi in piazza Dante ha mobilitato attivisti e amministratori.
Caos questa mattina a Bergamo: il caso della rimozione degli alberi in piazza Dante ha mobilitato attivisti e amministratori. Sul posto anche le forze dell’ordine.
La rimozione degli alberi
È cominciato questa mattina il taglio degli 11 alberi previsto con la riqualificazione di piazza Dante e dell’ex Diurno a Bergamo.
L’area del cantiere è stata transennata dalla ditta incaricata; presenti alcuni attivisti incatenati agli alberi e con biglietti di protesta. Nel centro della piazza è anche apparso anche uno striscione che recita “gli alberi non hanno voce ma noi sì, tra cento anni siamo ancora qui”.
Sul posto, per monitorare la situazione anche gli agenti della Polizia di Stato e i Carabinieri. Il vicesindaco del Comune di Bergamo Sergio Gandi, per mezz’ora circa si è confrontato con i cittadini, alcuni in protesta sin dall’alba.
Il taglio, hanno spiegato a più riprese da Palafrizzoni, è preliminare ad un progetto approvato da tempo, che secondo l’amministrazione migliorerà il volto della piazza.
Ma gli attivisti non ci stanno e rilanciano a gran voce: “E’ uno scempio, abbattere degli alberi secolari”.
Solidarietà al comitato per gli alberi di piazza Dante
Solidarietà era stata espressa anche da Alberico.net, comitato di Torre Boldone. Sul sito si legge: in riferimento all’abbattimento degli alberi in piazza Dante a Bergamo, alberieco.net ed il Coordinamento Alberi di Torre Boldone esprimono vicinanza e solidarietà ai cittadini che si stanno battendo a difesa degli alberi esistenti.
Non viviamo più in un secolo in cui costruire qualcosa ha la precedenza su alberi di 70 anni. Sono questi ultimi ad avere la precedenza, e se i progettisti ritengono che i lavori edili programmati a beneficio del diurno (ove si vuole realizzare un locale di svago) siano incompatibili con il mantenimento di alberi storici, sono questi ultimi a dover essere mantenuti.
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29 Gennaio 2020 at 13:27
Li ho visti da sempre, ed io purtroppo ho una certa età. Dispiace comunque sia sono sempre cose viventi, ed io li alberi di con tutto quel tempo sui rami mai più li rivedro.
Lorenzo
29 Gennaio 2020 at 14:37
Il taglio, hanno spiegato a più riprese da Palafrizzoni, è preliminare ad un progetto approvato da tempo, che secondo l’amministrazione migliorerà il volto della piazza.
Via gli alberi, poi c’è l’inquinamento e temperature insopportabili l’estate….un altro obbrobrio come il piazzale della stazione ci vuole proprio a BG!
????
29 Gennaio 2020 at 19:46
Ultime news “…le piante erano malate…”
Non avevo dubbi…!
xx
29 Gennaio 2020 at 20:17
Le piante non erano affatto malate. Io capisco il valore affettivo che si possa avere e dispiace sempre quando un albero viene abbattuto.. C’è anche da dire che si trattava comunque di olmi siberiani capitozzati di 70 anni che alle nostre latitudini vivono in media appunto 60-70 anni.. Quello che rattrista veramente è che il nuovo progetto non propone un gran rinnovamento arboreo e piuttosto ci vorrebbe più cura dei nuovi impianti (alberi del nuovo ospedale seccati tutti l’anno dopo *cough cough*)
Roxan
29 Gennaio 2020 at 23:21
Uno scempio.
Andrea
30 Gennaio 2020 at 8:46
a Torre Boldone devastazioni di questo tipo sono all’ordine del giorno da anni… 🙁
Tomaso
30 Gennaio 2020 at 12:09
Mahh io ho sempre saputo del fatto che piante che raggiungevano una certa età dovevano essere protette, qui invece zac e via.