Fontana e l’affondo ai disabili, Tomasoni “Io non ci sto”

Attilio Fontana, governatore lombardo, nei giorni scorsi ha accusato la sinistra di aver messo in piedi “una mobilitazione degna dei tempi andati”, facendo riferimento anche ai disabili al voto in Emilia Romagna. Dal territorio della Val Seriana si alza il grido di Giordano Tomasoni.

Fontana e l’affondo ai disabili

In Emilia Romagna “era difficile e per la sinistra era l’ultima ancora di salvezza. E stata fatta una mobilitazione degna dei tempi andati: è stata vista gente di più di cent’anni portata ai seggi, disabili accompagnati con i pulmini, una mobilitazione per salvare quel che resta di un’idea che ormai è svanita”. A dire ciò in riferimento alle recente elezioni regionali in Emilia Romagna, il presidente della Regione Lombardia ed esponente della Lega, Attilio Fontana. “Se è un errore riuscire ad arrivare al 42% in Emilia Romagna – ha continuato Fontana- ben vengano errori di questo genere. Spero che se ne commettano altri e che si riesca a beccare una massa di voto così”.

Il Governatore lombardo Attilio Fontana sostiene dunque che la vittoria del PD in Emilia Romagna è avvenuta anche grazie al trasporto attrezzato di anziani e persone con disabilità ai seggi da parte del partito. Una dichiarazione sicuramente discutibile che ha scatenato parecchie reazioni.

La reazione di Giordano Tomasoni, atleta disabile della Val Seriana

Tra le reazioni del territorio, un post pubblicato sulla pagina Facebook da Giordano Tomasoni, atleta disabile della Val Seriana.

Tomasoni si trova in carrozzina dopo un tentato suicidio. Da lì la sua salita l’ha visto protagonista di un percorso di rinascita e testimonianza ai giovani che nella vita non bisogna mai smettere di lottare.

Drinnnn…
Scusi, ma lei è il governatore della Lombardia Attilio Fontana? Quello che a Somma Lombardo lo scorso anno, prima delle premiazioni del Campionato regionale di handbike ha elogiato le abilità degli atleti diversamente abili sottolineando pure le doti umane?
No perché se così fosse, l’inadeguatezza che proviamo dopo le sue esternazioni, ci fa venire il dubbio sulla veridicità delle parole che rappresentanti di istituzioni pronunciano durante le uscite pubbliche.

Da “impavidi eroi” ad “ago della bilancia” nelle elezioni emiliane e mi spiace mischiare la politica alla condizione fisica.

“Disabili caricati sui pulmini e portati ai seggi, una frase che si poteva risparmiare”

Disabili caricati sui pulmini e portati ai seggi, questa frase se la poteva risparmiare caro governatore, non voglio entrare in merito ai tagli che la Regione Lombardia prevedeva verso le categorie più svantaggiate, riviste in seguito per una mozione di sfiducia, perché qui, la politica più del buon senso gioca si un ruolo fondamentale nel futuro di qualcuno.

Il punto è andare oltre, oltre i pregiudizi formali, oltre la visione obsoleta del disabile chiuso in casa come non avesse il sacrosanto diritto di uscire per esprimere un’idea o un consenso, perché alla fine il voto è una possibilità di scelta, senza distinzione di età o condizione fisica.
Cosa le dà più fastidio caro Fontana: la sconfitta o il diritto di espressione?

Delle semplici scuse sarebbero gradite

Voglio pensare che la sua poca attitudine verso i ruoli della disabilità nella società moderna le impedisca di aprire orizzonti nuovi, abbinando le limitazioni a formule astratte il cui risultato è dato dal potenziale ideologico e non da quello umano.

Siamo prima esseri umani, e lo siamo prima di essere disabili o governatori consapevoli che prima o poi tutti usciamo con delle frasi infelici. Il cambiamento è fatto anche di passi indietro, la differenza sta nel farli. Delle semplici scuse sarebbero gradite.

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