Seguici su

Cronaca

Agente si uccide: si indaga per istigazione al suicidio

La dinamica della morte dell’agente della Polizia Locale di Palazzolo, Gian Marco Lorito, è chiara. Ora bisognerà fare chiarezza su cosa abbia spinto il vigile a premere il grilletto. La Procura ha così aperto un fascicolo.

Pubblicato

il

Agente si uccide: si indaga per istigazione al suicidio. La storia è quella dell’agente di Polizia Locale morto suicida dopo gli insulti sui social. La sua colpa? Aver parcheggiato l’auto di ordinanza in un parcheggio riservato ai disabili.

Se la dinamica della morte dell’agente della Polizia Locale di Palazzolo, Gian Marco Lorito, è infatti chiara, ora bisognerà fare chiarezza su cosa abbia spinto il vigile a premere il grilletto. La Procura ha così aperto un fascicolo.

Agente si uccide in Comune: la Procura indaga per istigazione al suicidio

Il vigile si è sparato con la pistola di ordinanza nell’auto della Polizia Locale in Comune nella notte tra lunedì e martedì. Un gesto compiuto dopo essere stato vittima di pesanti insulti social per aver commesso un errore: aver parcheggiato la pattuglia sul posto dei disabili a Bergamo.

Un errore per il quale si era “automultato” e scusato seriamente. Ora, però, la Procura, nella persona del sostituto procuratore Corinna Carrara, ha deciso di aprire un fascicolo per istigazione al suicidio per fare chiarezza sull’accaduto.

Il caso è stato affidato ai carabinieri: in questo caso stanno indagando i militari della stazione di Palazzolo agli ordini del comandante Francesco Cerasola.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. ????

    7 Febbraio 2020 at 14:25

    Bene ha fatto il sostituto procuratore Carrara.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *