Cronaca
Atti vandalici a Nembro e Alzano, si cercano gli autori
Ancora una volta atti vandalici messi segno nella stessa notte, quella tra sabato e domenica scorsi, a pochi chilometri di distanza.
Due atti vandalici nella stessa notte a Nembro e ad Alzano, dove sono stati danneggiati l’osservatorio all’Oasi Saletti e il ritratto di Rita Levi Montalcini. Ora si cercano i responsabili, anche grazie alle immagini di videosorveglianza.
Atti vandalici a Nembro ed Alzano
La denuncia come sempre corre sui social, sia perché la gente è stanca di gesti riprovevoli ai danni delle comunità. Ma soprattuto perché così, forse, si potranno raggiungere prima i colpevoli.
Siamo dunque quindi a raccontarvi ancora una volta di atti vandalici messi segno nella stessa notte, quella tra sabato e domenica scorsi, a pochi chilometri di distanza.
A Nembro infatti, domenica mattina, chi ha raggiunto il capanno utilizzato come osservatorio all’Oasi Saletti l’ha ritrovato nelle condizioni che vedete in foto. Ovvero mezzo bruciato e distrutto con il rammarico dei bambini giunti sul posto per osservare col binocolo l’avifauna dell’Oasi.
Scena simile, sempre nella mattina di domenica 9 febbraio, ad Alzano Lombardo dov’è stata imbrattata l’immagina di Rita Levi Montalcini.
Ad Alzano infatti l’Istituto Comprensivo è stato recentemente intitolato alla scienziata. Nel 2017 è stata anche ospite la nipote di Rita, l’ing. Piera Levi Montalcini.
Videosorveglianza per individuare gli autori
Questo il post condiviso dal sindaco, Camillo Bertocchi, sulla propria pagina Facebook.
“Nella notte tra sabato e domenica qualche stupido si è divertito ad imbrattare proprietà private e pubbliche, compreso il ritratto di Rita Levi Montalcini all’ingresso delle medie di Alzano Centro. Gesto riprovevole che, vista la diffusione sul territorio, riteniamo non abbia significati particolari che vadano oltre la grande stupidità dell’autore. Abbiamo incaricato il Comando di Polizia Locale di visionare l’impianto di videosorveglianza per tentare di individuare gli autori. (Vi chiedo cortesemente di evitare commenti, che immagino siano tutti concordi nel dire la medesima cosa. Grazie)”.
Ora si cercano i colpevoli dunque, che magari, anche con questo articolo, possono sentirsi chiamati in causa e – perché no – costituirsi e riparare ai danni provocati.
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Tom
11 Febbraio 2020 at 17:24
Il casotto della cosidetta “oasi Saletti” é già da parecchio tempo (praticamente da sempre) mal frequentato in orari notturni.
Difficile non accorgersene…