Cronaca
Coronavirus in Lombardia, 60 persone in quarantena
Sono 60 le persone sottoposte a quarantena dopo il primo caso di Coronavirus in Lombardia. Le evoluzioni della mattinata dopo la conferma della notizia arrivata nella notte.
Sono 60 le persone sottoposte a quarantena dopo il primo caso di Coronavirus in Lombardia. Un 38enne del Lodigiano è risultato infatti positivo al test del oronavirus ed è stato ricoverato in condizioni serie nella Terapia intensiva dell’ospedale di Codogno. Contagiati anche la moglie e un amico.
Coronavirus in Lombardia
L’uomo contagiato in Lombardia da Coronavirus non è stato in Asia ma ha cenato a inizio febbraio con un amico rientrato dalla Cina, il quale è ora in isolamento all’ospedale Sacco di Milano.
Le autorità sanitarie e quelle della Difesa stanno valutando l’ipotesi di utilizzare strutture militari come supporto per la quarantena.
Contagiati anche moglie e amico del 38enne
Sono la moglie e uno stretto conoscente del 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno le altre due persone contagiate dal coronavirus in Lombardia. Lo ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Altre due persone residenti a Castiglione D’Adda sono risultate positive al test del Coronavirus. Si tratta della moglie del 38enne in terapia intensiva e di uno stretto conoscente. I due pazienti si trovano attualmente in stato di isolamento”, ha aggiunto Gallera.
Contatti con decine di persone
Il 38enne, che lavora per una multinazionale di Casalpusterlengo, secondo quanto ricostruito dalle autorità sanitarie dopo la cena con il “paziente zero” ha incontrato decine di persone: solo negli ultimi quattro giorni è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene e a un corso di formazione. I medici stanno ora cercando di ricostruire cosa abbia fatto e chi abbia incontrato in questi ultimi giorni anche la moglie, che sembrerebbe però aver avuto meno contatti del marito.
All’ospedale Sacco di Milano il “paziente zero”
L’uomo rientrato dalla Cina che ha contagiato il 38enne lodigiano è stato individuato ma secondo l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera “potrebbe essere asintomatico, i nostri tecnici stanno investigando per capirlo. Adesso il paziente è in isolamento al Sacco. Per isolamento adesso si intende anche il proprio domicilio, con una serie di precauzioni per tutte le persone che sono entrate in contatto con il paziente. Stiamo approntando tutte le misure necessarie, coordinandoci con il Ministero della Salute”.
Verifiche anche nel Piacentino
Dopo i casi di Coronavirus nel Lodigiano l’Azienda Sanitaria Locale di Piacenza ha avviato verifiche e controlli anche sul territorio emiliano. Il collega rientrato dalla Cina con cui il paziente 38enne è uscito a cena lavora infatti per un’azienda di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza).
I controlli sul territorio sono quindi volti a verificare gli eventuali contatti dell’italiano rientrato dalla Cina con dipendenti piacentini dell’azienda.
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