Cronaca
Coronavirus, tutti i provvedimenti in bergamasca
Le principali decisioni in bergamasca: scuole tutte chiuse; nessuno svolgimento di evento o manifestazione; bar aperti solo dalle ore 6:00 alle 18:00; nessuna cerimonia religiosa; chiusura centri culturali.
Condividiamo tutti i provvedimenti emanati in bergamasca per contrastare il propagarsi del Coronavirus contenuti nell’Ordinanza del Ministero della Salute d’intesa col Presidente di Regione Lombardia.
Tali provvedimenti riguardano le zone gialle, come la provincia di Bergamo e la Val Seriana.
La Lombardia si suddivide infatti in una zona rossa dei dieci comuni focolaio del virus nel Lodigiano (Codogno, Castiglione D’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano) e una zona gialla che comprende anche Bergamo.
Queste le principali decisioni: scuole tutte chiuse; nessuno svolgimento di evento o manifestazione; bar aperti solo dalle ore 6:00 alle 18:00; nessuna cerimonia religiosa tranne funerali celebrati in forma privata; chiusura centri culturali.
E ancora: ristoranti aperti; trasporto pubblico garantito; aziende aperte. Mercati sospesi. Negozi aperti. Supermercati aperti ma, nei centri commerciali, negozi chiusi il sabato e la domenica ad eccezione degli alimentari.
Il testo dell’ordinanza
Si dispone:
– La sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
– Chiusura dei nidi, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani a esclusione di specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;
– Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei, dei cinema e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi;
– Sospensione di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero;
– Previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Lombardia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all’autorità sanitaria competente per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Approfondimenti
Per quanto riguarda la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, l’applicazione si riferisce solo alle procedure concorsuali; verranno individuate disposizioni speciali con successivo apposito provvedimento regionale per i servizi di front office e per la regolamentazione di riunioni / assembramenti.
Per quanto riguarda l’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva fra gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva, per il personale sanitario e dei servizi essenziali, verranno individuate disposizioni speciali con successivo apposito provvedimento regionale.
Per quanto riguarda la chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi pubblici essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, 146, ivi compresi gli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità), le chiusure delle attività commerciali sono disposte in questi termini:
– bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle ore 18.00 alle ore 6.00; verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali;
– per gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati è disposta la chiusura nelle giornate di sabato e domenica, con eccezione dei punti di vendita di generi alimentari;
– per le manifestazioni fieristiche, si dispone la chiusura.
Si invitano gli esercenti ad assicurare idonee misure di cautela.
Il Presidente della Regione Lombardia, sentito il Ministro della Salute, può modificare le disposizioni di cui alla presente ordinanza in ragione dell’evoluzione epidemiologica.
La presente ordinanza ha validità immediata e fino a domenica 1 marzo 2020 compreso, fatte salve eventuali e ulteriori successive disposizioni.
I casi aggiornati
I casi di contagio da Coronavirus hanno superato il centinaio. La maggior parte dei soggetti colpiti dall’infezione si trova nella zona del Basso lodigiano (62). Si registrano poi casi anche nelle province di Cremona (16), Pavia (6), Milano (3) e Sondrio (1). Nelle ultime ore si sono altresì registrate infezioni anche in provincia di Monza e Brianza (1) e Bergamo (3). Si stanno effettuando le opportune verifiche per la corretta ‘identificazione’ degli altri soggetti positivi.
Fra questi casi c’è anche quello di un’anziana donna, malata oncologica, deceduta all’ospedale di Crema e positiva al tampone effettuato post mortem.
Numero verde regionale
Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso. Bisogna dunque chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.
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Gemma
24 Febbraio 2020 at 8:52
Chi ha sintomi chiamare numero verde ma dal cellulare non va