CLUSONE
Clusone, bar riaperti la sera ma c’è confusione
Clusone, bar riaperti la sera ma la confusione regna sovrana e il settore ne sta risentendo.
A Clusone e in alta Val Seriana, come da disposizioni della Faq pubblicata mercoledì sul sito di Regione Lombardia, i bar e i pub che hanno la somministrazione di alimenti potranno tenere aperto anche dopo le 18 solo con il servizio al tavolo.
Di fatto, questa tipologia di locali, da questa sera potranno dunque riaprire in orario serale. Ma la confusione che regna è ancora tanta e il settore, così come quello del turismo, ne sta risentendo parecchio.
Questa mattina abbiamo intervistato Sergio Lazzaretti, titolare del bar Leroy in centro a Clusone.
“Non capiamo cosa dobbiamo fare – commenta -. Siamo penalizzati e ci sono alcune assurdità: se sono in 3 al bancone non posso servirli, invece se sono in 12 al tavolo sì. Stiamo dando dei disservizi ma non dipende da noi”.
Nel frattempo nei paesi della Media e Bassa Val Seriana, visto il maggior numero di contagi, i sindaci hanno deciso di prorogare la chiusura serale almeno fino al primo marzo.
Il commento di Ascom rispetto alla Faq di Regione
Come detto, Regione Lombardia ha emanato mercoledì alle 14 una nuova disposizione secondo la quale “bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande non sono soggetti a restrizioni e pertanto possono rimanere aperti come previsto per i ristoranti, purché sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio”.
«E’ una disposizione che accogliamo con grande piacere perché il provvedimenti precedente rischiava di paralizzare un intero settore – dichiara Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Accoglie anche le nostre legittime richieste perché il settore del bar era oltremodo penalizzato, più dei ristoranti e delle attività artigianali con consumo sul posto. Invito a gestire con responsabilità questa possibilità evitando gli assembramenti. Inoltre a livello nazionale stiamo agendo per allargare anche nello nostre aree i provvedimenti di sostegno e di sgravio che sono stati adottati per le “zone rosse”».
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