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Atalanta-Valencia, giornalista spagnolo positivo al Coronavirus

Dopo Atalanta-Valencia contagiato un giornalista spagnolo di 44 anni. Sta bene. Ma il ritorno potrebbe essere giocato a porte chiuse.

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Il coronavirus non risparmia nemmeno il mondo del calcio. Dopo il rinvio di alcune partite di serie A, è di ieri la notizia di un giornalista spagnolo contagiato a Milano in occasione della partita di Champions League tra il Valencia e l’Atalanta. A riferirlo è il quotidiano spagnolo “AS”.

Il caso di Kike Mateu, 44 anni, giornalista della radio Intereconomia Valencia ed editorialista del quotidiano Las Provincias, è il primo contagio accertato a Valencia. In serata ne sono seguiti altri, 4 dei quali riconducibili al giornalista stesso.

L’uomo sta bene e non è assolutamente preoccupato per il suo stato di salute. Ora però la parola tocca alla società del Valencia che – in una nota – si è detta pronta a tutto pur di salvaguardare la salute dei suoi calciatori e dei suoi tifosi.

Cosa succederà dunque all’Atalanta e agli atalantini? Per ora, la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atalanta del 10 marzo è confermata ma potrebbe essere disputata a porte chiuse (come Inter-Ludogorets di Europa League). Oppure alla sola presenza dei tifosi spagnoli, ma anche lì i contagi aumentano di ora in ora.

La partita comunque ad oggi non è in dubbio. La decisione spetta alla Uefa, che ha comunicato che “continuerà a monitorare attentamente la situazione relativa a Covid-19 e a collaborare con le autorità competenti al riguardo”.

Sulla questione delle tifoserie invece, si apre una discussione tra le autorità locali. Hermelinda Vanaclocha, vicedirettrice dell’Epidemiologia della Generalitat valenciana, mercoledì aveva rilasciato dichiarazioni pessimiste (“Non so nemmeno se l’Atalanta potrà venire a Valencia…”), che però non hanno trovato nessun tipo di riscontro in altre autorità.

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