Cronaca
“Non sono solo anziani, sono padri e nonni e muoiono senza che nessuno ne parli”
La toccante testimonianza di una donna della media Val Seriana che ieri ha perso il padre per il Coronavirus. Ora si trova in quarantena e non può neanche partecipare al lutto.
E’ una testimonianza toccante quella di una donna della media Val Seriana che ieri ha perso il padre 79enne per il Coronavirus. Per motivi di privacy e di tutela della famiglia questa persona – che chiameremo Claudia – ha deciso di restare anonima, fornendo però l’inedito punto di vista di chi questa emergenza l’ha vissuta sulla propria pelle.
Un punto di vista forse scomodo ma che ci permette di metterci davanti alla realtà che stiamo vivendo.
L’intervista
Ciao Claudia, cos’è successo a tuo padre?
“Mio padre stava bene fino a sabato scorso. Aveva un po’ di malessere generale, qualche dolore dell’età ma nulla di più. Gli ho raccomandato di restare in casa e così ha fatto. Sabato notte però la situazione è degenerata in fretta. Ha avuto febbre alta e una crisi respiratoria. Così abbiamo chiamato l’ambulanza che l’ha ricoverato d’urgenza al Papa Giovanni. Da lì non l’ho più visto vivo“.
Cos’è successo in ospedale?
“In ospedale sono stati bravissimi. Io ho passato la notte in Pronto Soccorso in costante aggiornamento con i medici. Nei due giorni successivi sembrava essersi stabilizzato tant’è che avevo potuto sentirlo al telefono. Era tranquillo. E lunedì è stato anche il suo compleanno. In regalo però ha ricevuto una bara. Mercoledì la situazione è nuovamente precipitata e non ce l’ha fatta“.
Il tampone quando gli è stato fatto?
“Il tampone gli è stato fatto subito sabato sera ed è subito risultato positivo al Coronavirus. Noi famigliari invece siamo in quarantena a casa. Non possiamo neanche ricevere l’affetto delle persone che gli stanno facendo visita alla Camera ardente. Tutto ciò è straziante. Nessuno merita di morire così da solo come un cane e non poter ricevere neanche un ultimo saluto dai famigliari”.
Che cosa vuoi dire a chi dice che “muoiono anziani con patologie pregresse”?
Primo che non è vero, perché in ospedale ci sono anche persone giovani e sono morti anche dei sessantenni. Ma soprattutto che queste persone non sono solo anziani: sono padri, mariti, fratelli, nonni. Il Coronavirus ci sta portando via i nostri affetti più grandi e non facciamo nulla per tutelarci. La gente esce, non rispetta le misure previste. Non ci rendiamo conto di cosa sta succedendo ma potrebbe capitare a chiunque.
Tuo padre dunque non sarebbe morto se non avesse preso il Coronavirus?
Non penso proprio. Ogni anno faceva la sua influenza, ha superato bronchiti e malanni di stagione. Invece il Coronavirus l’ha ammazzato. Fino a prima dell’emergenza usciva di casa, passeggiava in paese, aveva una buona parola per tutti. Quello che voglio dire è che faceva una vita normale, non era allettato, e poi è morto così improvvisamente.
Voglio però concludere ringraziando enormemente il personale medico del Papa Giovanni di Bergamo che sta facendo un lavoro straordinario. C’è qualcosa di pericoloso in giro e lo stiamo sottovalutando ma finché non si vive sulla propria pelle non si può capire.
Un grazie va anche alle persone che ci sono vicine in queste ore drammatiche. E un pensiero va al mio papà, al suo sorriso. Spero che dove si trovi ora possa avere un po’ di pace.
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Margherita
6 Marzo 2020 at 15:50
Sentite condoglianze a lei e familiari tutti! ????
Fanny
6 Marzo 2020 at 19:11
Mi dispiace tanto …Sentite condoglianze!!
Anna
7 Marzo 2020 at 20:11
Un caloroso abbraccio con tanto affetto a lei che sta vivendo un grande dolore. Condivido il suo pensiero, nonché la stima per tutto il personale medico ed infermieristico che sta dando il meglio di sé. Sentite condoglianze a tutti voi di cuore!