Cronaca
Chiudere la Lombardia, la Regione invia le richieste al Governo
Chiudere la Lombardia: continua il braccio di ferro tra Conte e Fontana. La Regione ha inviato le richieste al Governo.
Queste le proposte formalizzate e inviate nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 11 marzo 2020, da Regione Lombardia al Governo riguardo all’ulteriore chiusura del territorio richiesta a gran voce da amministratori e piccole e medie attività.
Questa mattina, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda aveva detto: “Ieri c’è stata una videoconferenza coi governatori del territorio. Ho dato mandato al ministro Speranza di sollecitare il presidente della Regione Lombardia Fontana a formalizzare le richieste con le indicazioni. Siamo in attesa di ricevere queste indicazioni precise dalla Lombardia”.
Il premier ha inoltre dichiarato: “Ho già dichiarato che non c’è nessuna chiusura del Governo verso eventuali misure più restrittive”.
Ecco le principali proposte della Regione
Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità.
Chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza, di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico, di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.
Le richieste andrebbero ad integrare il DPCM 8 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 59 dell’8 marzo 2020.
Nel documento inviato dalla Regione al Governo si comunica altresì che “per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l’eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese”.
“Sono in via di definizione ulteriori accordi – si spiega ancora nella proposta – con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive”.
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook
giovanni
11 Marzo 2020 at 17:48
Ma dobbiamo ascoltare i virologi o confindustria?
Lazzarini patrizia
11 Marzo 2020 at 18:06
Ancora tre giorni di attesa prima che il governo Conte prenda decisioni????? E basta!!!! Solo in Italia vediamo certe cose…. non c’è tempo, abbiamo già atteso troppo. Lombardia forza!!!@ chiudiamo tutti@ il coraggio ci premierà.
Jessica
11 Marzo 2020 at 19:23
Certo che Conte é proprio un bel uomo, fontana invece non é il massimo
giovanni
12 Marzo 2020 at 21:52
Ti sembra il momento?