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Cronaca

Stop all’ospedale da campo, Gori: “Servono idee chiare”

Stop momentaneo all’ospedale da campo previsto alla Fiera di Bergamo grazie al coinvolgimento degli Alpini.

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Oltre alla tragica sfilata dei mezzi militari che hanno portato le vie le bare, nella serata di mercoledì 18 marzo a Bergamo è arrivata un’altra notizia che non avremmo voluto sentire. Stop momentaneo all’ospedale da campo previsto alla Fiera di Bergamo grazie al coinvolgimento degli Alpini.

A comunicarlo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con un post pubblicato su Facebook dove spiega che la Regione non è più sicura di fare l’ospedale da campo. Motivo? La mancanza di medici.

Una sospensione che fa molto male in un momento di emergenza in cui ogni singolo posto letto è prezioso per salvare vite umane.

Il post di Giorgio Gori

Ieri la Regione Lombardia ha dato il via libera alla realizzazione dell’ospedale da campo alla Fiera di Bergamo. Il Governatore Fontana ha scritto al ministro Speranza e al Capo della Protezione Civile, quest’ultimo ha ufficializzato la notizia e le istituzioni bergamasche sono state mobilitate. Gli ospedali, a partire dal Papa Giovanni XXIII, non ce la fanno più ed è assolutamente necessaria una struttura che alleggerisca la pressione. Il progetto, ci è stato spiegato, è quello di luogo di cura sub-intensiva per circa 100 pazienti e di assistenza pre-dimissione per altrettanti. Mobilitati per la costruzione gli alpini dell’ANA; 75 infermieri e 30 medici in arrivo dalla Cina per gestire la struttura. Stamattina anch’io ho partecipato al sopralluogo – invitata anche la stampa – e ho poi registrato il video che forse avete visto: finalmente una buona notizia per Bergamo. Stasera la doccia fredda: il direttore della Protezione Civile di Regione Lombardia chiede di sospendere l’installazione della struttura “che potrà essere ripresa quando si renderà disponibile il personale medico necessario”. Ma come??!

La richiesta di sospensione, arrivata come una doccia fredda, è un preoccupante segno di incertezza e di confusione nella gestione di un’emergenza che richiede idee chiare e decisioni certe. Solo ieri la Regione Lombardia ha comunicato a tutti il “via” all’operazione dell’ospedale da campo – assolutamente necessaria per dare respiro ai presidi ospedalieri bergamaschi travolti dall’emergenza Covid19. Era chiaro a tutti che un ospedale da campo si poteva realizzare solo avendo certezza rispetto alla disponibilità del personale necessario – medici e infermieri – e delle attrezzature mediche. Se questa certezza non c’era, e a leggere la comunicazione del Direttore Generale della Protezione civile della Regione si capisce che ancora non c’è, non si doveva far partire la macchina, mobilitare risorse, esporre i vertici nazionali della Protezione Civile e le istituzioni locali. Mi auguro vivamente che si tratti solo di uno stop temporaneo e che la soluzione si trovi nelle prossime ore. L’Ospedale Papa Giovanni XXIII è allo stremo è ha assolutamente bisogno di rinforzi o di una struttura di appoggio come quella pensata per la Fiera.

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3 Commenti

1 Commento

  1. 19 Marzo 2020 at 11:46

    E chi ce le ha, le idee chiare in questo momento?

  2. Cario

    19 Marzo 2020 at 16:16

    Fontana fa i capricci per campagna elettorale sulla pelle dei nostri anziani.

  3. GIUSEPPE VERDERIO

    21 Marzo 2020 at 11:04

    ecco un altro predicatore le cui idee non sono, nè lo sono state , molto chiare . Prima di tutto qualche idea bisogna averla poi si vedrà se è chiara o non lo è

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