Seguici su

Cronaca

Coronavirus, cosa si sa sul numero reale dei morti

Coronavirus, cosa si sa sul numero reale dei morti? La stima tra gli ufficiali e i reali sarebbe 1 a 4. La conferma dai numeri di Nembro e Alzano.

Pubblicato

il

Da giorni la comunità e gli amministratori bergamaschi si interrogano su quanto i numeri ufficiali dei contagi e decessi corrispondano alla reale situazione che si è verificata in bergamasca e in particolare modo in Val Seriana.

Già medici e esponenti nella politica locale, nei giorni scorsi, tra cui il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, hanno cordato sul fatto che gli infetti da Covid-19 sono almeno 5 volte di più rispetto ai reali positivi. Ciò è dettato dal fatto che a molte persone curate a domicilio non viene fatto il tampone; inoltre restano fuori dalle statistiche tutto gli asintomatici che sono comunque portatori del virus.

Un’altra riflessione importante è quella che riguarda il numero dei deceduti: per le stesse ragioni dunque (il tampone che non viene fatto a tutti, soprattutto agli anziani delle RSA) si può ipotizzare che il numero reale sia almeno 4 volte quello stimato.

L’analisi pubblicata sul Corriere

A esprimersi a riguardo il sindaco di Nembro Claudio Cancelli in una ricerca pubblicata oggi sul Corriere condotta da lui stesso insieme al fisico Luca Foresti (amministratore delegato del Centro medico Santagostino).

Abbiamo notato – si legge – che qualcosa in questi numeri ufficiali non tornava e abbiamo deciso — insieme — di fare una verifica. Abbiamo guardato la media dei morti nel comune degli anni precedenti, nel periodo gennaio – marzo. Nembro avrebbe dovuto avere — in condizioni normali — circa 35 decessi. Quelli registrati quest’anno dagli uffici comunali sono stati 158. Ovvero 123 in più della media. Non 31 in più, come avrebbe dovuto essere stando ai numeri ufficiali dell’epidemia di coronavirus. La differenza è enorme e non può essere una semplice deviazione statistica.

In questo caso il numero di decessi anomali rispetto alla media che Nembro ha registrato nel periodo di tempo preso in considerazione è pari a 4 volte quelli ufficialmente attribuiti al Covid-19.

Nell’ipotesi — niente affatto remota — che tutti i cittadini di Nembro abbiano preso il virus (con moltissimi asintomatici, quindi), 158 decessi equivarrebbe a un tasso di letalità dell’1%. Che è proprio il tasso di letalità atteso e misurato sulla nave da crociera Diamond Princess e — fatte le dovute proporzioni per struttura demografica — in Corea del Sud.

Nembro rappresenta in piccolo quello che accadrebbe in Italia se tutti fossero contagiati dal CoronaVirus – Covid 19: morirebbero 600 mila.

I numeri di Nembro, inoltre, ci suggeriscono che dobbiamo prendere quelli dei decessi ufficiali e moltiplicarli almeno per 4 per avere l’impatto reale del Covid-19 in Italia, in questo momento.

L’unico dato che abbiamo ora a disposizione a conferma di questa tesi è quello di Alzano Lombardo pubblicato dal sindaco nel suo messaggio serale alla cittadinanza del 24 marzo in cui spiega che dei 95 morti dell’ultimo mese solo 21 siano accertati per Covid-19. Quindi la media è quella ipotizzata di 1 a 4.

La situazione ad Albino e Alzano sul numero dei morti rispetto allo scorso anno

A sostenere che la realtà sia ben diversa anche il sindaco di Albino Fabio Terzi che in un’intervista a Bergamo.Tv spiega: “I contagi sono 5 volte di più rispetto agli ufficiali e anche i decessi se si vanno a vedere i numeri non tornano. Tanti cittadini muoiono a casa e nelle RSA”.

E in comunicato alla cittadinanza scrive: “I dati incontrovertibili dell’anagrafe, sempre in continuo aggiornamento, a partire dal 24 febbraio ad oggi, ci parlano di 120 nostri concittadini che ci hanno lasciato a fronte di 20 decessi riscontrati l’anno scorso nello stesso periodo. Il rapporto ad Albino dunque sarebbe 1 a 6.

L’ultimo aggiornamento sui decessi da parte del sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi risale al 24 marzo quando scrive: “Il dato dei decessi continua invece a salire, raggiungendo l’impressionante numero di 95 morti dal 23 febbraio scorso (21 quelli ufficiali dalla Prefettura). Un dato ancora più impressionante se lo paragoniamo con i 10 decessi del medesimo periodo dello scorso anno“. Il rapporto ad Alzano Lombardo sarebbe addirittura 1 a 9.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

6 Commenti

1 Commento

  1. Letizia Cortiana

    26 Marzo 2020 at 10:37

    Niente zona rossa, non ora ma più di un mese fa, ed ora Contiamo i morti????????

    • GIUSEPPE VERDERIO

      26 Marzo 2020 at 12:22

      giusto ,subito dopo la partita dell’Atalanta e dopo il comportamento a dir poco dilettantesco dell’ospedale di Alzano .Sembra che gli amministratori, a incominciare dal sindaco Gori , sperino più in un intervento divino che non terrestre. Tra poco inizieranno a fare processioni per avere la grazia!!!

      • Diego Persico

        26 Marzo 2020 at 13:36

        Qualcuno finita questa brutta storia dovrà spiegare il perché nn è stata fatta zona rossa la val seriana che aveva più casi di Codogno hanno sulla coscienza migliaia di morti sull ospedale di Alzano mi auguro che i vertici dell USL vengano mandati su Marte…

    • albino

      26 Marzo 2020 at 13:09

      Perfettamente d’accordo. All’epoca chi ha evitato di istituire una zona rossa nie nostri Paesi, non si è chiesto se avrebbe potuto contenere l’effetti del virus, ma se avrebbe potuto rallentare o fermare il fatturato…..
      Spero – ma non ne sono affatto sicuro – che quando tutto sarà finito, qualcuno risponderà di quello che si è scelto di fare; sacrificare vite umane (non mi importa affatto se giovani o vecchi !!!!!!!! Sono sempre vite) in nome dell’economia nostrana e nazionale …….Che vergogna !!!!!!!!!!!!!!!

  2. ANDREA BORGHI

    26 Marzo 2020 at 15:35

    In questa zona c’era da tempo evidenza di dati insostenibili. Qual’è l’equilibrio di provvedimenti che hanno (giustamente) interessato altri Comuni, Provincie, Regioni solamente sfiorate dal problema. Perché proprio qui si è indugiato e non si è fatto nulla? Tra l’altro in una zona così vicina e che interagisce moltissimo con l’area urbana di Milano (che solo miracolosamente non sembra devastata come una città come Madrid).

  3. Diego Persico

    26 Marzo 2020 at 17:29

    Toccherà a noi bergamaschi popolo orgoglioso e che sa soffrire in silenzio far sentire la propria voce per quello che ci hanno fatto!!!

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *