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Cronaca

Addio a Flavio Marinoni, maestro di video e fotografia

Addio al video reporter Flavio Marinoni, oggi la puntata di Donnavventura in Terra Santa in suo ricordo.

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Il virus si è portato via anche Flavio Marinoni, noto video reporter e fotografo di Rovetta. Flavio si è spento questa mattina all’ospedale San Luca di Milano dove era ricoverato da alcuni giorni.

A darne il triste annuncio il figlio Morgan che ci scrive:

“Caro papà, sei stato un papà stupendo meraviglioso mi hai trasmesso la tua passione, fotografare con l’amore, cogliere quell’istante per renderlo eterno, mi hai dato tanto mi hai reso la persona che sono! Ti voglio tanto bene… Hasta Siempre La Victoria!!!! Il tuo bambino. Adesso mi prendo cura della mamma”.

Flavio aveva iniziato la sua carriera come fotografo girando il mondo per alcune agenzie giornalistiche per poi diventare un video reporter collaborando per le reti nazionali fra cui la RAI.

Fra le sue produzioni più note nel mondo televisivo Donnavventura, la redazione infatti oggi dedicherà a lui la puntata ambientata in Terra Santa.

Il messaggio della redazione di Donnavventura

“Oggi dedichiamo la puntata a Flavio, nostro amico, cameraman e compagno d’avventura che non ce l’ha fatta in questa terribile Guerra contro il nemico invisibile. E con noi, tante Donnavventura che hanno viaggiato con lui”.

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5 Commenti

1 Commento

  1. Angelo bigoni

    29 Marzo 2020 at 17:16

    Ciao Flavio. Sarai sempre nei miei ricordi top angelo nigoni

    • Luca Vanna e Andrea Porta

      29 Marzo 2020 at 22:31

      Ciao Flavio,abbiamo ricevuto la notizia dal Brasile da nostro figlio Luca Porta che correva rally con te…Ti pensiamo con tanta nostalgia in questa tua ultima corsa.

  2. Alberto Trussardi

    29 Marzo 2020 at 18:11

    Condoglianze,è un momento molto triste.

  3. Luigi ceretti

    29 Marzo 2020 at 18:27

    I ricordi sono tanti, ma appena è finita mettiamo in fila tutti i tuoi scatti perche’ in tanti possano vedere chi eri
    Con affetto
    gigio

  4. elia capitanio

    22 Aprile 2020 at 17:00

    quanti grandi in bergamaschi quanti da piangere ma quanti di cui essere orgogliosi

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