Seguici su

Cronaca

“Pensavo di non avere più un padre, invece ce l’ha fatta” il racconto di Andrea Porcellana

Il racconto di Andrea Porcellana di Fiorano al Serio. Il papà Aldo di Gazzaniga è tornato a casa dopo 40 giorni ed è guarito dal Coronavirus.

Pubblicato

il

Quando papà Aldo finisce in ospedale, Andrea e la sua famiglia capiscono che non lo rivedranno presto. Anzi, la paura è di non rivederlo più.

E’ il 18 febbraio 2020 quando Aldo Porcellana, classe 1954 di Gazzaniga, è in ospedale a Piario per dei controlli. In passato ha subìto due trapianti di reni e non sta bene. All’ospedale dell’alta Val Seriana gli viene riscontrata una polmonite ma viene mandato a casa dove verrà curato con un antibiotico. Ancora il Coronavirus in provincia non si sapeva cosa fosse, poco dopo è scoppiato l’inferno.

Il racconto del figlio Andrea, la corsa in ospedale tra paura e speranza

“In quel momento – spiega il figlio Andrea – vista la situazione fragile di mio padre, avevamo convenuto che fosse meglio portarlo a casa. Ben presto però la polmonite si è aggravata. Così venerdì 21 febbraio mia madre l’ha portato d’urgenza al Papa Giovanni di Bergamo dov’è arrivato in fin di vita perché non respirava più. Anche se il Coronavirus non era ufficialmente stato riscontrato in bergamasca, in ospedale a Bergamo stavano già predisponendo spazi e adottando le misure per la ricerca del Covid-19 che presto sarebbe diventato una piaga. Mio papà è stato, prima una notte in Pronto Soccorso e poi in Terapia Intensiva in una stanza asettica dove respirava con l’ausilio di una mascherina”.

Era sabato 22 febbraio e il Coronavirus era già in bergamasca, come si è capito e come i medici hanno confermato dicendo ad Andrea: “Aspettiamo la risposta del tampone ma noi tratteremo giù tuo padre come un malato di Covid-19”.

Il risultato del tampone arriva ed è positivo, mentre in ospedale a Bergamo, così come negli altri della Provincia, cominciano ad arrivare tantissimi altri casi. Aldo viene trasferito al San Gerardo di Monza, mentre tutta la sua famiglia viene messa in quarantena e monitorata da ATS e dal medico di famiglia dottor Ventriglia.

Il peggioramento a Monza, poi la guarigione

“Arrivato a Monza gli è stato messo il casco per ventilare, poi è peggiorato ed è stato intubato – continua Andrea -. I medici erano pessimisti e lo davano ormai per morto. Ho pensato di non avere più un padre, è stato terribile. Non poterlo sentire, non essere con lui e noi qui chiusi in casa ad aspettare. Io inoltre mi sono ammalato, febbre alta e fatica a respirare. Non mi è stato fatto il tampone. Mi sono curato in casa grazie al medico di famiglia e poi sono guarito”.

Nel frattempo piano piano le condizioni di papà Aldo migliorano, viene estubato e trasferito dalla terapia intensiva al reparto Infettivi. Da lì è tutto un percorso in discesa, e dopo alcuni giorni di riabilitazione alla Clinica Zucchi sempre a Monza il 27 marzo viene dimesso.

Il video delle dimissioni

Rivederlo dopo 40 giorni è stata un’emozione grandissima – continua Andrea -, lui non aveva il telefono in ospedale. Noi eravamo in continuo contatto con i medici ma personalmente l’avevamo sentito una sola volta grazie al telefono del suo vicino di stanza. Quello che vogliamo trasmettere è un messaggio di speranza: sappiamo che le persone già malate hanno più difficoltà ma mio papà ce l’ha fatta! Colgo inoltre l’occasione per ringraziare tutto il personale medico e il nostro medico di base dottor Ventriglia per la grande professionalità e cuore”.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

7 Commenti

1 Commento

  1. Tom

    30 Marzo 2020 at 15:49

    Grande Aldo così si fà!

  2. Eugenio

    30 Marzo 2020 at 16:14

    Sei una roccia!! Grande Aldo!!????

  3. Maria rosa

    30 Marzo 2020 at 19:04

    Grande Aldo sei sempre stato combattivo e anche questa volta hai vinto????????????????

  4. Gianangelo Perani

    30 Marzo 2020 at 19:09

    Vai Aldo
    Sei il più forte

  5. Gianfranco

    30 Marzo 2020 at 20:47

    Grande Aldo, ho avuto l’onore di conoscerti

  6. Giuseppe Messina

    30 Marzo 2020 at 22:54

    I miracoli delle preghiere di Marija Pavlovic che vive a Monza, andatela a ringraziare, perché lei prega sempre per i colpiti da virus covid

  7. Fiorenza

    31 Marzo 2020 at 19:35

    sei un grande guerriero anche questa volta con tanta fatica hai vinto.Un grosso abbraccio da tutti noi.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *