Cronaca
350mila mascherine chirurgiche per Bergamo
Atre 350mila mascherine per gli ospedali di Bergamo grazie alla collaborazione fra Cesvi e DHL.
Atre 350 mila mascherine chirurgiche per Bergamo acquistate grazie alla gara di solidarietà attivata dall’organizzazione umanitaria Cesvi nei primi giorni dell’emergenza Covid-19, e consegnate grazie a DHL Express all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, all’Ospedale da campo degli Alpini e agli operatori e volontari Cesvi impegnati nei progetti in favore degli anziani.
«La consegna del materiale sanitario a favore della comunità di Bergamo e la collaborazione con Cesvi Onlus per la raccolta fondi sono per DHL Express fonte di grande orgoglio durante questi tempi incerti. – afferma Nazzarena Franco, CEO DHL Express Italy – Connettere le persone, migliorando le loro vite è la ragione alla base di tutto ciò che facciamo, ed oggi più che mai questa mission assume un valore fondamentale».
La raccolta fondi di Cesvi
Grazie al contributo di privati cittadini e aziende e all’impegno di molti personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e dello sport, Cesvi ha finora raccolto complessivamente 4 milioni di euro, che sono stati già investiti per progetti legati all’emergenza Covid e che hanno permesso la fornitura di 700mila dispositivi di protezione, oltre 500 ventilatori, un cardio help, una tac mobile e altre attrezzature mediche fondamentali alla città di Bergamo. Una fornitura di mascherine è stata consegnata anche al Comune di Bergamo per la distribuzione ai cittadini. Molto, però, resta ancora da fare.
«Ringraziamo l’azienda DHL Express per la celere consegna delle mascherine e per il preziosissimo sostegno – spiega la presidente di Cesvi Gloria Zavatta – Il traffico commerciale, in questi giorni di emergenza, vive un momento molto complesso e Dhl Express si è adoperata in tutti i modi per garantire l’arrivo dei dispositivi di protezione in tempi rapidissimi. Nonostante gli importanti risultati fin qui raggiunti, non è il momento di abbassare la guardia: gli ospedali e le categorie più fragili hanno ancora bisogno di noi, per questo è importante continuare a sostenere la raccolta».
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