Cronaca
Coronavirus: le attività aperte in Lombardia dal 14 aprile
Cosa cambia in Lombardia a partire dal 14 aprile? Via libera all’apertura dei negozi di vestiti e prodotti per l’infanzia.
In Lombardia il presidente Fontana ha emanato leggi più restrittive in merito all’apertura delle attività previste dal Governo a partire da oggi martedì 14 aprile.
Via libera in regione Lombardia all’apertura dei negozi di vestiti e prodotti per l’infanzia mentre le librerie e le cartolerie restano chiuse fino al 3 maggio.
Con il documento firmato lo scorso 11 aprile si confermano le misure restrittive di contrasto alla diffusione del Covid-19 già attive sul territorio lombardo sino a ieri.
Le chiusure e aperture nel dettaglio
Confermata la chiusura degli alberghi (con diverse eccezioni già in vigore), degli studi professionali (che possono proseguire l’attività in smart working fatte salve particolari scadenze), dei mercati all’aperto e di tutte le attività non essenziali.
Gli articoli di cartoleria, fiori e piante si possono acquistare esclusivamente all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o altri beni di prima necessità.
Le regole in vigore in regione Lombardia
- Spostamenti: con mascherine o altro strumento protettivo di naso e bocca
- Attività motorie: a non più di 200 metri dalla propria abitazione
- Assembramenti: vietati quelli da più di due persone
- Libri, articoli di cartoleria, fiori e piante: solo nei negozi di generi di prima necessità
- Distributori automatici: consentiti solo per acqua potabile, latte sfuso, farmaci e generi di monopolio (ad esempio sali, tabacchi e valori bollati)
- Informatica, elettrodomestici, elettricisti, ferramenta, fotografia: vietato nei giorni festivi e prefestivi
- Mercati scoperti sospesi, mercati coperti consentiti con varchi separati per ingresso e uscita
- Consegna a domicilio e vendita online: consentite
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Fabrizio
14 Aprile 2020 at 13:50
Scusate, ma le attività industriali e/o artigianali già attive, come sono regolate? E chi controlla se sono autorizzate? Come fanno a rispettare il protocollo di sicurezza se ancora non c’è?
Zeno
14 Aprile 2020 at 16:23
Purtroppo i distributori automatici in uffici ed enti pubblici e privati sono attivi,anzi non si sono mai fermati,favorendo assembramenti di persone negligenti,che affollano ignari del pericolo aree break senza guanti e mascherine…