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Cronaca

L’email a Gallera dalla Val Seriana: “Malati senza tamponi e voi pensate alla fase 2?”

L’email a Gallera dalla Val Seriana: “Malati senza tamponi e voi pensate alla fase 2?”. Le domande poste da Michela a nome di tanti cittadini.

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Oggi dall’alta Val Seriana è stata mandata un’email direttamente alla casella di posta dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Tema: la gestione dell’emergenza con le sue lacune e con una riflessione sulla fase 2.

Condividiamo l’email inviata da Michela togliendo i dati sensibili relativi alla sua famiglia ma lasciando i concetti fondamentali e le domande che la donna pone a nome di molti cittadini della Val Seriana.

Il testo dell’email

Buongiorno Assessore,
mi chiamo Michela e le scrivo dall’alta Val Seriana questa email per denunciare la vera realtà della situazione nella regione Lombardia, a seguito di questa immane tragedia che ci ha colpito tutti quanti. Abbiamo sempre, io e la mia famiglia rispettato tutte le ordinanze emanate dal governo. Mio suocero si è ammalato il 18 marzo e dopo 15 giorni di febbre alta che non andava via tosse e dissenteria abbiamo chiamato più volte il 118 sentendoci dire: “Suo suocero ha 82 anni signora, non abbiamo posto per un vecchio ma soltanto per uno giovane”.

Mio suocero Sig. Assessore non respirava più e aveva una saturazione a 60, molto al di sotto dello stato normale di ossigeno necessario per vivere,  così è venuta l’ambulanza e lo hanno finalmente ricoverato. Positivo al covid 19 con polmonite bilaterale da covid 19. Mio suocero ha 82 anni assessore e anche mia suocera è stata molto malata ma non l’hanno ricoverata. Poco dopo, abbiamo mostrato anche io e il mio compagno i primo sintomi e dopo ancora i miei bimbi piccoli. Abbiamo chiesto di fare i tamponi ma la risposta è stata che la prassi nella regione Lombardia è fare i tamponi solo a chi è ricoverato in ospedale e mostra sintomi gravi come la mancanza del respiro. Noi non siamo stati troppo male ma resteremo sempre con il dubbio se abbiamo contratto il virus o no.

Mio suocero è ancora in Ospedale, fortunatamente sta riuscendo a sconfiggere questo mostro, ora ci hanno detto che deve fare la quarantena e in teoria dopo due tamponi negativi nella quarantena lo dimettono. Oggi 16 aprile a quasi un mese dal ricovero, abbiamo parlato con il medico e ci ha detto che non fanno i tamponi, che la Regione non li fornisce e che quando lo dimetteranno da considerarlo ancora positivo. Loro possono soltanto allertare la Ats di Bergamo e che probabilmente, ma senza darci la certezza, verranno loro a fargli il tampone. Lei ci crede? Io no, visto che la risposta della Ats di Bergamo la conosco già. Ora io mi chiedo e chiedo a lei come può essere che la Regione Lombardia considerata fior fiore dell’occhiello della sanità, abbia adottato una procedura del genere di: “fantasma dei tamponi”?

Come si fa a progettare una fase 2 con tanto di app da scaricare, che monitora i nostri movimenti e poi ci sono persone che sono state in terapia intensiva in fin di vita, che vengano dimesse senza fare, come da protocollo, 2 tamponi di seguito negativi? Con mio rammarico, vedo che la situazione del nostro vicino Veneto o Emilia Romagna non è questa. Perché non fare i tamponi anche qui a Bergamo e provincia? Qui nella Val Seriana le persone fantasmi morte per Covid 19 sono molte di più delle ufficiali. Perché lasciate a casa, e molti di loro morti senza aver fatto un benedetto tampone. Spero tanto che questa mia email non sia carta straccia e che possa ricevere una risposta da lei. La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.

Cordialmente, Michela

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28 Commenti

1 Commento

  1. Max

    16 Aprile 2020 at 21:25

    Spero tanto che tu possa ricevere una risposta ma sono convinto che proseguirà a non far nulla per la nostra valle come ha più volte dimostrato. Spero di dovermi ricredere! Intanto so che mentre noi perdevamo i nostri cari le istituzioni italiane “valutavano” e l’Europa ci “derideva”

    • Pio

      17 Aprile 2020 at 8:52

      Io so solo che Persico si è portato a casa tutte le colpe, ma ci sono aziende proprio in Valseriana che non hanno fermato le produzioni nemmeno un giorno, prima di parlare di stato o altro pulite i panni in casa vostra invece di obbedire tutti sempre e comunque.

      • Alberto

        17 Aprile 2020 at 11:39

        “Pulite i panni”… per aver lavorato?! Cos’è diventato, un delitto adesso?

        • Pio

          17 Aprile 2020 at 11:53

          Le fabbriche sono state il luogo dove ci si è infettati maggiormente è lo sono ancora.

          • Alberto

            17 Aprile 2020 at 17:08

            Orde di 70-80enni in fabbrica…

          • Pio

            17 Aprile 2020 at 19:12

            No Alberto non sono gli 80 enni in fabrica , ma i lavoratori lo hanno portato a casa da asintomatici e poi trasmesso.

  2. Tomaso

    16 Aprile 2020 at 22:05

    Tamponi e test sierologici: VANNO FATTI A TUTTA LA POPOLAZIONE, subito!
    Datevi una smossa credo proprio sia ora.
    E poi la prox volta prima di votare certi elementi, contate fino a 10.000.

    • Ros

      16 Aprile 2020 at 22:41

      Sacrosante parole Tomaso. Nessuna regione é come la Lombardia: governata da una massa di incapaci, a dimostrazione che l’abbandonarsi al populismo in cabina elettorale non paga. In compenso hanno pagato i nostri cari anziani e non.

    • Pio

      17 Aprile 2020 at 13:48

      Ti tolgo un dubbio se non l’hai capito, sai perchè non fanno i tamponi a tutti, perché se gli operai risultano positivi dillo tu ai padroni che devono stare a casa, li vanno a prendere e poi danno un calcio nel di dietro al medico che ha fatto il tempone.

  3. Zoro

    16 Aprile 2020 at 22:42

    ……un giorno sul pero e l’altro sul melo….dipende che ordini arrivano…e alcune regioni rispondono “obbedisco”….tanto la pelle è la nostra!!!

  4. ????

    16 Aprile 2020 at 23:14

    I poteri forti (e non stò ad elencarli vero che tutti sapete quali sono…?!) vincono e vinceranno sempre. Questa debole ed inetta democrazia nostra incompiuta, purtroppo cosi é.

  5. Zoro

    16 Aprile 2020 at 23:22

    …..mettici anche un capo partito che li rappresenta…..

  6. Martino

    17 Aprile 2020 at 8:24

    Sono d’accordo con Tommaso. Ma chi ha scritto la lettera che lavoro fà? Probabilmente ha lo stipendio assicurato o non ha problemi economici!!! Perchè c’è anche il rischio che i morti del dopo virus possano superare di gran lunga i morti per il virus!!!

  7. Fiorenza Zambaiti

    17 Aprile 2020 at 8:33

    smettetela di dare la colpa SOLO alla regione Lombardia e chiedetevi il perchè gia da GENNAIO il capo del governo ha ordinato e RICEVUTO mascherine, tamponi e cosa più grave OSSIGENO da usare in parlamento …. non servivano prima ai medici, sanitari e alla gente comune ???

    • lex

      18 Aprile 2020 at 19:14

      Non é solo colpa, é la MAGGIOR colpa!

  8. Ope

    17 Aprile 2020 at 8:37

    Martino, a te scegliere se la borsa o la vita!

  9. Giovanni

    17 Aprile 2020 at 9:05

    Buongiorno, ho avuto la polmonite bilaterale e positivo la Covid 19 ,questo il 10 Marzo, ad oggi vivo isolato ancora in una stanza perche’ sono ancora positivo,
    ma a mia moglie e 2 figli nessun tampone .Loro non hanno avuto nessun sintomo ma hanno perso il gusto e l’olfatto.

  10. Ope

    17 Aprile 2020 at 9:09

    Fiorenza, la sanità è in capo alle regioni! Stava alla nostra Lombardia premunirsi e rifornirsi di quanto necessario per affrontare l’epidemia!
    È inutile invocare l’autonomia e quando se ne ha l’occasione, non prendersi le responsabilità!

    • Andrea

      17 Aprile 2020 at 21:33

      Vero, la regione applica l’autonomia per chiudere le librerie… e scarica su Roma le decisioni importanti ( anche se poteva chiudere le zone rosse, come ammesso da Gallera).
      E adesso iniziano a fare gli scaricabarile sulle Ats (basta leggere in questi giorni le dichiarazioni di Fontana in merito al Pio Albergo Trivulzio) e faranno così anche per Alzano.
      Sono Politici!…

  11. Rossella

    17 Aprile 2020 at 9:14

    Giovanni perdita di gusto e olfatto son due sintomi…

    • Giovanni

      17 Aprile 2020 at 22:55

      Infatti ma tamponi o, ci stanno prendendo in giro,meno tamponi, meno contagiati piu’ operai disponibili ,prima il dio soldo poi tutto il resto

  12. battista cadei

    17 Aprile 2020 at 9:33

    meno tamponi meno positivi, vogliono dimostrare che è tutto sotto controllo,sia gallera che borrelli, quest’ultima siede su molti milioni di offerte e non riesce a dare i tamponi a chi servono,come invidio i tempi di bortolaso,ps i volontari non hanno colpe anzi molti meriti

    • Giovanni

      17 Aprile 2020 at 9:37

      Mi hai letto nel pensiero ,condivido pienamente quello che hai scritto.
      Buona giornata

  13. Barbara Filisetti

    17 Aprile 2020 at 11:03

    Purtroppo la fotografia reale di com’è andata e sta andando nella nostra valle non l’abbiamo e forse non l’avremo mai. La mia situazione è molto simile a quella dell’autrice della lettera e penso pure che non siamo le uniche. Concordo con chi ha detto che ORA l’unica soluzione sarebbero i tamponi e soprattutto i test sierologici ma dubito che riusciremo ad averli tutti come sarebbe auspicabile. Un pensiero a tutte le vittime prima di tutto e speriamo però di poter pure ripartire per tutte le famiglie che non possono permettersi di stare ferme a lungo….

  14. Gisella Ricuperati

    17 Aprile 2020 at 13:28

    Grazie Michela pe aver dato voce a chi la pensa come te .io condivido pienamente il tuo pensiero .

  15. Mariarosa

    19 Aprile 2020 at 9:51

    Sono schifata da tutta questa leggerezza che il governo e la regione stanno avendo e se qualcosa hanno fatto dovevano muoversi velocemente e con più vigore come il Veneto è intanto i nostri vecchi e non se ne sono andati

  16. Giulia Onofrio

    20 Aprile 2020 at 14:22

    Bravissima dobbiamo essere tutti cittadini. Paghiamo le imposte e dobbiamo ricevere i servizi per i quali i politici continuano a chiamare di eccellenza. Bisogna denunciare sempre e non omertosi, solo così possiamo cambiare l’ Italia.

  17. stefania

    20 Aprile 2020 at 22:22

    Mio marito positivo al covid, malato dal 3 marzo, ricoverato, dimesso senza tampone, è ancora in stanza rinchiuso come un carcerato, in attesa di un tampone. Qui in Valle Seriana secondo me il tampone non arriverà mai, almeno lo dicessero chiaramente. Vergogna, vergogna, vergogna!!!!!!!!!!!!

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