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Cronaca

Da giovedì test sierologici a Clusone e Piario

Coronavirus: proseguono in ATS Bergamo i test sierologici. Domani e dopo altri 1.000 prelievi ematici sui cittadini.

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Continua in Bergamasca il programma di test sierologici avviato giovedì 23 aprile sui cittadini. Tra domani e dopo in mille saranno sottoposti all’esame.

Domani, mercoledì 29 aprile, i prelievi ematici proseguiranno ad Albino (Centro Biomedico Bergamasco) e ad Alzano Lombardo (presso l’Ospedale Pesenti Fenaroli) e prenderanno il via a Clusone (presso la Casa di Cura Habilita).

Nella giornata di giovedì 30 aprile, proseguiranno ad Albino (ma presso Bianalisi), a Clusone (presso la Casa di Cura Habilita) e ad Alzano (sempre presso l’Ospedale Pesenti Fenaroli); in aggiunta aprirà il punto prelievi di Piario (presso l’Ospedale A. Locatelli).

Per ogni centro prelievi e in ogni giornata sono previsti 150 test, con la sola eccezione di Pario dove ne verranno effettuati 100, per un totale di 1.000 cittadini coinvolti nelle due giornate.

Ricordiamo che i soggetti interessati dal prelievo sono segnalati dai medici di base ad ATS in base a dei precisi requisiti. Dopodiché ATS contatta le persone dando disposizioni a riguardo.

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7 Commenti

1 Commento

  1. Roxana

    29 Aprile 2020 at 0:11

    E a Fiorano al serio e Gazzaniga quando

  2. Alex

    29 Aprile 2020 at 7:47

    Quindi sta alla discrezionalità del medico di base….
    L’ ats ha nome, cognome e telefono di quelli che hanno accudito a casa i parenti positivi al coronavirus. Magari potevano iniziare da loro.
    Ho assistito mio padre giorno e notte per 15 giorni fino al suo decesso per polmonite da coronavirus confermata dal tampone. L’ats mi ha fatto rientrare al lavoro dopo una sola settimana dal decesso, logicamente non mi è stato fatto nessun controllo. Per lavoro vado in casa dei clienti, 4 o 5 tutti i giorni, spostandomi per tutta la val seriana. Ho sempre cercato di usare al meglio i dpi, nel presupposto che potevo essere positivo. La gestione doveva essere decisamente diversa, quelli con situazione simili alla mia andavano controllati prima di tornare al lavoro.
    Certamente fare test a tutti è quasi impossibile e ci vorrebbe molto tempo, ma farli così a campione è puramente statistico e poco utile alla pratica.

  3. Dino

    29 Aprile 2020 at 8:05

    Solita porcata all’italiana. Io dico o tutti o nessuno. A cosa servono 1000 prelievi? A sprecare soldi pagando strutture private e basta.
    Solita storia di deviazione fondi senza utilità per i cittadini.

  4. Martino

    29 Aprile 2020 at 9:08

    Non è la discrezionalità del medico, ma iniziano con le persone segnalate dai medici di base, che sono state in quarantena fiduciaria perchè a contatto con persone decedute per il Covid-19.

    • Alex

      29 Aprile 2020 at 10:52

      Dici Martino? Quindi io avrei qualche possibilità di essere contattato per il controllo? Ho i miei dubbi considerando che l’ats mi ha contattato 2 volte per chiedermi come stava mio papà 15 giorni dopo il suo decesso. Anche l’ospedale di Esine(dove gli hanno fatto il tampone) mi ha contattato 20 giorni dopo, quando gli ho detto che era deceduto mi hanno chiesto perché fosse stato dimesso? Dico: se non lo sapete voi, dopo 3 ore all’arrivo in pronto mi dissero di andare a prendere immediatamente, intimandomi di denunciami per abbandono se no lo facevo. Mio padre era in condizioni pessime, non si reggeva più sulle gambe, si alimentava solo con liquidi e aveva bisogno di ossigeno ma la bombola non arriva. Prima del virus non era in gran forma ma non aveva patologie, a 72 anni poteva campare ancora qualche giorno. L’hanno cacciato dall’ospedale peggio di un cane.
      Quando inizieranno a fare le cose seriamente e la smetteranno con le pagliacciate forse avremo qualche speranza…

      • Tom

        29 Aprile 2020 at 13:39

        il tuo racconto é straziante Alex.
        Unico consiglio e spero tu lo abbia già fatto, rivolgiti ad un buon Avvocato.
        Non lasciare che la tua orribile esperienza, cada nel dimenticatoio.

  5. Angelo Scandella

    29 Aprile 2020 at 9:23

    Quello che scrive il sig. Alex è sacrosanto! Ma com’é possibile che uno nella sua situazione non venga preso immediatamente in considerazione per gli esami e il tampone? Come dice lui, con questa modalità, questi controlli avranno un rilievo statistico ma risulteranno pari a zero ai fini della tutela della salute. Trovo inammissibile questo modo di fare.

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