Cronaca
Quali sono i lavoratori che devono fare il tampone per rientrare al lavoro
Alcune categorie di lavoratori che hanno manifestato sintomi Covid-19 e sono attualmente in malattia devono essere sottoposti a tampone per rientrare al lavoro.
Cosa serve per il rientro al lavoro in sicurezza dal punto di vista sanitario? Serve l’esito del tampone o del test sierologico? Chi mi deve prescrivere una delle due misure? Posso richiedere di ottenere una delle due misure? Queste sono alcune delle domande più gettonate delle ultime giornate in bergamasca, soprattutto in vista della “Fase 2” che vedrà rientrare al lavoro migliaia di lavoratori.
A riguardo c’è molta confusione ma cerchiamo di fare chiarezza con i documenti e i protocolli predisposti da Regione Lombardia.
Innanzi tutto bisogna chiarire che per rientrare al lavoro in sicurezza l’unico strumento valido è il tampone. Come ci aveva spiegato anche in una recente intervista che vi riproponiamo Mirko Tassinari, del sindacato FIMMG dei medici di base.
“I soggetti che hanno manifestato la patologia devono essere sottoposti a tampone per rientrare in sicurezza. Non ci possiamo permetterci una seconda ondata”.
La circolare regionale
A questo proposito Regione Lombardia a metà aprile aveva inviato una circolare ai medici e ai direttori generali di Ats spiegando che i lavoratori, attualmente in malattia e curati a domicilio, per rientrare al lavoro devono essere sottoposti a tampone.
Tampone per i lavoratori con sintomi Covid-19
Ad essere sottoposti a tampone saranno esclusivamente i lavoratori dipendenti, la cui malattia è comprovata dal certificato del medico di famiglia, attualmente in quarantena o con sintomi influenzali riconducibili al Coronavirus e che hanno vissuto un periodo di isolamento domiciliare obbligatorio o fiduciario.
Solo a tampone negativo, al lavoratore sarà concessa l’ammissione alla realtà lavorativa. La segnalazione del paziente sarà chiaramente a discrezione del medico curante.
Quali sono i lavoratori da sottoporre a tampone
Come indicato dalla circolare le categorie di lavoratori in malattia o con sintomi Covid-19 da sottoporre a tampone per il rientro al lavoro sono quelli contenuti negli allegati 1-2-3 del DPCM del 10 aprile. Li riportiamo qui sotto.
Dunque i test sierologici intrapresi in Val Seriana servono a mappare la situazione epidemiologia del territorio ma non a dare un esito fruibile ai fini lavorativi.
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