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Cronaca

Farmacisti dimenticati e abbandonati da tutti

Farmacisti dimenticati e abbandonati da tutti. Lo sfogo su Facebook di una farmacista di Albino è ben presto diventato virale.

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Farmacisti dimenticati e abbandonati da tutti. Lo sfogo su Facebook di una farmacista di Albino è ben presto diventato virale: quasi 300 le condivisioni in mendo di 24 ore per essere solidali con una categoria in prima linea nella gestione Coronavirus di cui si parla pochissimo. Ma soprattutto di una categoria che è tutelata pochissimo.

La dottoressa Roberta Leontini si è rivolta direttamente a Striscia La Notizia per denunciare il fatto che i farmacisti non siano degli speculatori delle mascherine. Anzi. Se non ci avessero pensato loro molti di noi non si sarebbero potuti tutelare. Questo il suo post.

Il post della dottoressa Roberta Leontini

Sono una farmacista, e penso proprio che il vostro programma non lo guarderò più.​ Vivo e lavoro ad Albino ,centro della Val Seriana e sono più di 2 mesi che lavoriamo in condizioni a dir poco sovrumane, dimenticati e abbandonati da tutti.

Siamo una farmacia di un ospedale da campo, e grazie al servizio che avete fatto ci avete dipinto come degli speculatori. Ma dove era lo stato quando noi mesi fa abbiamo comprato le mascherine pagandole tutte in anticipo? E le abbiamo pagate un bel po’ di soldi (non certo meno di 50 centesimi l’una?), allora lo stato non ha fatto nulla per calmierare i prezzi a chi ce le vendeva, noi che ci siamo fatti in quattro per trovarle e rifornire la popolazione.

Dovreste fare altri servizi e chiedere ai farmacisti soprattutto quelli della nostra zona, intervistarli per far vedere a tutta l’Italia come abbiamo vissuto e come stiamo vivendo un’emergenza ,una pandemia, tutto quello che facciamo per assicurare alla gente: ossigeno, farmaci, dispositivi, conforto. Quando a noi operatori sanitari lo stato non ha fornito nemmeno 2 mascherine.Quando le Ats e la Regione ci hanno dimenticati. Perché non abbiamo diritto nemmeno ad un tampone.

Questo dovreste fare. Sono delusa e rammaricata non solo dalle istituzioni, dallo Stato, dalla Regione, dall’Ats ma anche da voi.

Dottoressa Roberta Leontini

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1 Commento

1 Commento

  1. Andrea

    2 Maggio 2020 at 17:47

    Pensiero non mio (@Francesco Dott Mazzucca )ma che condivido in toto:

    “Cara striscia stavolta hai toppato di brutto….

    Sono mesi ormai che è in corso un vero e proprio attacco all’immagine del Farmacista, dipinto più volte come lo sciacallo e il ladro di turno…

    Non si perde occasione per fare polemica contro una classe di professionisti che da mesi sta lavorando in condizioni precarie cercando di garantire il miglior servizio possibile al minor prezzo possibile.

    E caso strano, a differenza di ciò che spesso accade, nessun farmacista è stato MAI INTERVISTATO per poter offrire spiegazioni e promuovere un contraddittorio volto a chiarire che il FARMACISTA non è IL CARNEFICE ma LA VITTIMA di tutta questa situazione.

    E anche dello Stato sinceramente ne abbiamo abbastanza, non possiamo continuare ad essere parte del SSN quando fa comodo, quindi obbligati a restare aperti e lavorare SENZA NESSUNA PRECAUZIONE (molti colleghi sono MORTI pur di fare il loro lavoro), ad offrire ” servizio”, a procurare mascherine per ospedali, forze dell’ordine, farmaci e prodotti introvabili (perché SI, da mesi non si trova più nulla, né alcool, né guanti, né mascherine, né farmaci) ma il farmacista DEVE trovare la soluzione, perché la gente questo si aspetta e lo stato anche.

    Quando invece non fa comodo, siamo vergognosi speculatori in camice bianco.

    Ma dov’era lo stato quando da Marzo molte aziende hanno triplicato i prezzi di qualsiasi prodotto, ma a metterci la faccia era sempre il farmacista?

    Dov’era lo Stato quando siamo stati costretti a lavorare senza protezioni e nessuno ha fornito DPI?

    Dov’era lo Stato quando numerose aziende hanno speculato su TUTTI I prodotti di prima necessità(gel, alcool, guanti, mascherine..) offrendoci condizioni di acquisto scandalose (se vuoi questo prodotto devi acquistarne 100 pezzi di quest’altro perché altrimenti ti arrangi. SI ERA QUESTA LA SITUAZIONE.)

    Dov’era lo stato quando tanti colleghi continuavano a lavorare pur malati di covid perché non c’erano tamponi?

    Dov’era lo Stato quando a Marzo non c’erano mascherine in tutta Italia ma il farmacista doveva trovare una soluzione perché “se non ce l’avete voi farmacia che state aperti a fare…)”

    Dov’era lo Stato non lo sappiamo, ma sappiamo dov’eravamo NOI.

    In trincea, ogni giorno, a cercare di reperire prodotti introvabili ovunque pagandoli profumatamente e in anticipo (e senza la certezza che arrivassero, perché “sa dottore con i tempi che corrono non possiamo assicurarle quando arriverà la merce..”) pur di assicurare il famoso “servizio” al cliente, a prenderci insulti dalla gente comprensibilmente stanca perché ” voi non avete mai niente, nemmeno l’alcool”, a lottare con le aziende per avere condizioni di acquisto più ragionevoli, a sbatterci tra certificazioni, NAS, FINANZA, perché ci avete controllato pure le mutande.

    Noi eravamo in giro per le città, a fare consegne a domicilio per evitare che la gente uscisse di casa, eravamo a raccogliere fondi per protezione civile e Caritas e aiutare le persone in difficoltà, eravamo lì, al banco a metterci la faccia, spesso riempita quasi di sputi perché eravamo diventati il canale di sfogo di tutti.

    Eravamo impegnati a cercare di reperire materiale per medici e infermieri quello CHE VOI, non siete stati in grado di fare.

    Di tutto questo Striscia quando vorrà parlarne?

    Ed ora come se non bastasse, l’ennesimo “servizio” ce lo avete fatto voi, con la storia delle mascherine a 50 centesimi (che in realtà sono 61, 0,50+iva ma questo striscia non ve lo dice) promettendo un ipotetico “ristoro” di cui ANCORA NON SI CONOSCE MODALITà E TEMPI, ma intanto voi “vendete a perdere, poi si vedrà”. Perchè si sa, voi siete farmacisti, avete un’etica professionale da rispettare, no?

    Ah e Intanto su quella vendita a perdere, però, non dimenticate di pagarci le tasse!

    Adesso aspettiamo con ansia le vostre forniture di mascherine MADE IN ITALY, a prezzi calmierati. Non vediamo l’ora.

    Siamo esausti.

    E’ ora di finirla di dipingere un professionista della salute come ciò che non è, e da domani risparmiatevi i ringraziamenti televisivi.”

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