Cronaca
Comuni bergamaschi pronti per i test sierologici, si attende l’ok della regione
Alcuni comuni bergamaschi si sono attivati anticipando la disponibilità a integrare la campagna dei test sierologici ai cittadini. Occorre attendere la decisione della regione.
Il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, allargato ai Presidenti di Ambito e ai referenti delle Utes, ha incontrato ieri il Direttore Generale di ATS per fare il punto della situazione relativamente alla realizzazione del progetto di programmazione dei test sierologici sul territorio provinciale.
A seguito della comunicazione ai Sindaci dello scorso 1° maggio, ATS ha proceduto alla realizzazione dello studio epidemiologico campionario sulla popolazione proposto dal Ministero della Salute al fine di acquisire informazioni utili a comprendere meglio le caratteristiche e la diffusione del virus.
L’indagine è partita lo scorso 23 aprile dal territorio della Valle Seriana ed ha toccato le varie aree della provincia bergamasca per concludersi poi, così come preannunciato, entro il 18 di maggio p.v. con un totale di più di 10.000 test somministrati.
Comuni pronti per allargare la campagna dei test sierologici ai cittadini
Nel frattempo alcuni Comuni si sono attivati promuovendo alcuni primi progetti o anticipando la disponibilità a integrare la campagna dei test sierologici alla popolazione, progetti oggi ancora in stand by e destinati a crescere di numero, considerato che il Consiglio di Rappresentanza si è fatto portavoce di istanze di tutto il territorio in tal senso.
Con senso di responsabilità si è però ritenuto di attendere le annunciate indicazioni di Regione Lombardia, che dovrebbero definire meglio protocolli, linee guida, step e passaggi superando i dubbi e le variabili che non permettono oggi di dare indicazioni chiare.
La volontà comune, supportata soprattutto dal lavoro di coordinamento dei Presidenti dei Distretti e dei Presidenti degli Ambiti distrettuali, è infatti quella di proporre un’azione coordinata a livello provinciale legittimata da ATS, in modo da poter garantire un intervento e un’offerta condivisi e omogenei ai cittadini, individuando priorità e procedure valide su tutto il territorio. Ogni azione attivata prematuramente rischierebbe quindi oggi di vanificare gli sforzi e le risorse.
L’indicazione condivisa oggi è quindi quella di rimanere fermi in attesa di Regione Lombardia, ed è stato fissato un prossimo step di confronto per martedì 12 maggio.
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Marco
9 Maggio 2020 at 13:47
Attendiamo fiduciosi la regione Lombardia ….
Parafrasando …..”quí si può ..solo piangere…..ed alla fine non si piange neanche più!…” V.R.
Cinzia
9 Maggio 2020 at 14:56
Con senso di responsabilità si attende la Regione Lombardia…. Per fare i test…. Ma cosa dobbiamo aspettare ancora… Pazzesco… Una vergogna…
Antonio
9 Maggio 2020 at 16:44
Si aspettiamo la regione ma poi ats cosa fa? io e mia moglie abbiamo fatto il test il 30 aprile non sappiamo ancora niente, telefono ad ats numero dato da ns medico tutto il giorno senza che nessuno risponda……
nico
10 Maggio 2020 at 6:14
Avete provato a controllare nel fascicolo elettronico accedendo al sito con la vostra crs?
Paola
9 Maggio 2020 at 18:01
Facciamoci sentire, raccogliamo firme, dobbiamo fare i test!! Qui il virus c’è ancora…purtroppo..
alessio
10 Maggio 2020 at 14:01
Che ci sia una cabina di regia guidata dalla asl lo posso anche capire cosicché nessun comune faccia esami uno diverso dall’altro. Ma che ci sia ANCORA da aspettare proprio non lo capisco. Che cosa dobbiamo apsettare? Habilita ha ricevuto 4000 (dico: QUATTROMILA !! ) richieste per fare l’esame del sangue per il coronavirus. La sig.ra Regione Lombardia non si poteva tirare insieme prima visto che le asl hanno iniziato già da giorni a fare gli esami del sangue per le loro statistiche?! Rimpiango che non ci sia Zaia in Lombardia, almeno lui si è mosso a fare qualcosa. Fontana mi pare che dorma in piedi!