Cronaca
Ok ai test sierologici a pagamento, costano 62 euro
Ok ai test sierologici a pagamento, costano 62 euro. Intanto di quelli gratuiti ne sono stati fatti solo 33mila.
Via libera dalla giunta regionale alla delibera che detta le linee guida per i test sierologici che potranno essere eseguiti in Lombardia, compresi quelli rapidi e a pagamento. Gli esami sierologici per anticorpi Sars-Cov-2 potranno essere erogati dai laboratori pubblici e privati specializzati in microbiologia e virologia o con sezioni specializzate in microbiologia e virologia.
Negli ambienti di lavoro test a pagamento
Nel caso in cui lo screening si voglia effettuare in uno specifico ambito collettivo, ad esempio sull‘ambiente di lavoro, va data comunicazione all’Ats e i costi non saranno a carico del Servizio sanitario regionale. Le aziende potranno chiedere i test anche a laboratori esterni alla rete lombarda, purché riconosciuti dal Ministero della Salute. I laboratori accreditati ed autorizzati inseriti nella rete lombarda per Covid 19, invece, dovranno processare in via prioritaria i test secondo le indicazioni regionali e per quantitativi non inferiori a quelli che verranno definiti con un’apposita delibera.
In base ai test disponibili “è fortemente raccomandato – si legge nel testo – l’utilizzo di test del tipo CLIA e/o ELISA che abbiano una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90%, al fine di ridurre il numero di risultati falsi positivi e falsi negativi” mentre “i test rapidi (test eseguiti su sangue capillare), essendo di natura puramente qualitativa, possono solo indicare la presenza o assenza di anticorpi”.
Il prezzo è fissato a 62 euro
Avranno una tariffa di 62 euro i test sierologici per chi li vorrà fare in uno specifico ambito collettivo, ad esempio sull’ambiente di lavoro: lo ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera in diretta Facebook, aggiungendo che «chi li propone deve occuparsi di tutto, acquisire i test, trovare il laboratorio, spiegare che sono volontari» e che se si risulta positivi «bisogna mettersi in isolamento 14 giorni».
I test non sono un esame diagnostico
La delibera ribadisce comunque “che l’esecuzione di test sierologici, al di fuori di percorsi organizzati di verifica dei risultati ottenuti, riveste scarso significato e può contribuire a creare false aspettative e comportamenti a potenziale rischio nei cittadini interessati”.
«I test sierologici non hanno una funzione diagnostica», ricorda l’assessore, raccomandando prudenza sia in caso di esito positivo sia negativo. «Gli anticorpi si sviluppano tra i 2 e i 10 giorni: non è detto che chi è negativo non abbia contratto il virus e, dunque, che non sia infettivo». E lo stesso per chi ha gli anticorpi, perché potrebbe ancora essere malato. Solo il tampone, infatti, indica se il virus è ancora presente.
Il flop dei test sierologici
Quello dei test sierologici sembra essere un altro flop della giunta lombarda che solo a metà aprile annunciava alla stampa 20mila test del sangue gratuiti al giorno, mentre in poco più di due settimane ne sono stati fatti 33mila in tutta la Regione.
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Winny
12 Maggio 2020 at 23:23
Test sierologico una farsa assoluta: io ed altre persone tutte con sintomi precedenti anche in modo pesante e con famigliari tamponati positivi al sierologico risultiamo NEGATIVI. Non buttate via i soldi inutilmente e poi chissà perché là regione Lombardia ne doveva garantire 20000 GRATUITI al giorno … Gioppini …
Alex
13 Maggio 2020 at 7:30
Da inizio Marzo ho accudito mio padre per piu15 giorni fino al suo decesso per polmonite da coronavirus. Inizialmente l’ho accudito senza dispositivi di protezione, escludevamo il coronavirus, essendo agli inizi dell’epidemie, pensando fosse una degenerazione del suo stato di debolezza che persisteva dal alcuni mesi. Aveva bisogno di molta assistenza, dormivo in camera con lui. Solo a 2 giorni dal decesso abbiamo scoperto che era positivo. Inoltre avuto alcuni sintomi base coronavirus.
Il 30 aprile mi hanno fatto il prelievo e sono risultato NEGATIVO. Sono rimasto molto perplesso, mi sembra quasi impossibile non aver contratto il virus restando a contattato così ravvicinato con mio papà.
Non sono sicuramente un esperto e non vogliono mettere in discussione la veridicità del test, ma un forte dubbio c’è, oppure mi viene da pensare che gli anticorpi durano poco tempo, oppure chi supera il virus in forma lieve ne sviluppa pochi.
Poi se avessero fatto il tampone, al momento della positività di mio papà, a me, mi fratello e mia mamma, le uniche persone venute in contatto lui e poi il test sieriologico a tutti e 3 magari si capiva meglio cosa fosse successo.
Secondo me stanno facendo le cose un po a caso.
Speriamo non le facciano sempre in modo così approssimativo altrimenti sarà difficile capirci qualcosa con sto virus.
Comunque OCCHIO, se pensate di essere già immunizzati.
Barbara
13 Maggio 2020 at 10:21
Io non ho più parole…oltre ad aumentare il prezzo – che doveva essere 45 €- questi cosiddetti vertici lombardi stanno cercando di far chiudere le falle del loro sistema ai cittadini….dandogliene pure le responsabilità…nessuno nega le difficoltà ma basterebbe provare ad andare un po’ incontro alla popolazione….almeno la più colpita!!!
VERGOGNA!!!
Bergamaschi vi svegliate?
13 Maggio 2020 at 10:26
Ci sarebbe da ridere se non fosse per tutte le persone che stanno e sono state male. La Lega ladrona ha aspettato settimane prima di fare questa delibera in modo da STUDIARE attentamente come RUBARE AL MEGLIO tramite le “aziende” amiche, i LOMBARDI si accorgono che stanno LUCRANDO SULLA LORO PELLE o ancora no?
????
13 Maggio 2020 at 11:00
Io é da parecchio che mene sono accorto.
Per gli altri non so. Comunque so di persone a me care, che il test lo hanno fatto e pagando 48€. Che già a me sembra parecchio, ora addirittura 62€. Mah…