Cronaca
Suisio come Vo’ Euganeo, il virologo Galli effettuerà test su tutti
Le persone, su base volontaria, saranno sottoposte prima al test poi al tampone. L’indagine in 5 Comuni lombardi dovrebbe partire la prossima settimana.
Un’indagine epidemiologica dell’ospedale Sacco di Milano condotta dal dottor Galli sottoporrà a test sierologici tutta la popolazione di 5 comuni lombardi, tra cui quello di Suisio in provincia di Bergamo.
Le persone, su base volontaria, saranno sottoposte prima al test poi al tampone. L’indagine dovrebbe partire la prossima settimana e permetterà di fare uno screening il più completo possibile come successo subito in Veneto, nel piccolo paese di Vo’ Euganeo (3000 abitanti).
Il comune di Suisio, dell’Isola bergamasca, ha circa 3800 abitanti e da marzo ha contato 25 morti di cui 11 ufficiali di Covid (nel marzo 2019 un decesso, 15 nel marzo 2020) ed è arrivato a una massimo di 32 contagiati.
Come sono stati scelti i Comuni
“Abbiamo in programma una rilevazione sull’intera popolazione, su base volontaria, bambini compresi”, ha spiegato alla stampa Massimo Galli, direttore responsabile del Dipartimento universitario di malattie infettive del Sacco. Gli altri 4 paesi lombardi sono: Borghetto Lodigiano e Castiglione d’Adda, nella provincia di Lodi; Vanzaghello e Carpiano.
I criteri per la scelta sono stati: il numero di abitanti compresi tra 3000 e 5000 e il fatto che fossero Comuni lombardi ma non in aree contigue.
Perché non Nembro dunque? Il Comune della Val Seriana tra i più colpiti in termini di mortalità. “Perché è un Comune che non rientra nei canoni”, gli abitanti sono infatti circa 11000.
Gli obiettivi
L’obiettivo dello studio, che verrà condotto con i test rapidi (i pungi-dito) è quello di capire come ha viaggiato nella nostra regione e quante persone in percentuale ha infettato. I tamponi verranno fatti successivamente sia ai positivi, ma anche ad una percentuale di negativi.
Cosa ha insegnato Vo’?
Il professore chiude: “Vo’ ci ha mostrato e insegnato la differenza tra circoscrivere un’epidemia e attendere che i malati arrivino negli ospedali a frotte”.
“In Veneto sono partiti subito. Sarebbe piaciuto moltissimo anche a me avere la possibilità di fare uno studio di questo genere”.
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook