Cronaca
Bergamo: telemonitoraggio su 200 pazienti covid dimessi
200 pazienti dimessi covid controllati a distanza con il telemonitoraggio. Il servizio può essere attivato da un medico di assistenza primaria aderente a una piattaforma riconosciuta da Regione Lombardia.
E’ in corso in provincia di Bergamo il telemonitoraggio su 200 pazienti covid dimessi. Il servizio è gestito tramite un’apposita piattaforma e una centrale operativa di supporto.
“Il telemonitoraggio assume un interesse ancora maggiore a seguito della pubblicazione, pochi giorni fa, della delibera regionale 3114 sull’Attività di sorveglianza nella fase 2, che prevede proprio il monitoraggio dei casi (sospetti o accertati) e dei contatti da parte dei Medici di Assistenza Primaria – spiega il dottor Marco Cremaschini, del Dipartimento di Cure Primarie di ATS Bergamo”.
In cosa consiste il telemonitoraggio
Il telemonitoraggio consente di effettuare la sorveglianza delle condizioni cliniche del paziente attraverso chiamate telefoniche periodiche, generalmente quotidiane, da parte di operatori della Centrale operativa e il monitoraggio di alcuni parametri che vengono rilevati mediante specifici dispositivi (termometro, sfigmomanometro, pulsossimetro, spirometro) che vengono forniti al paziente.
Da chi viene attivato il telemonitoraggio
Il servizio può essere attivato da un medico di assistenza primaria aderente a una piattaforma riconosciuta da Regione Lombardia, che può programmare la tipologia del monitoraggio, la frequenza delle rilevazioni e le soglie superate le quali il medico riceve notifiche di allerta.
“Il telemonitoraggio è un aiuto per il medico e un’opportunità per il paziente e risponde anche alla necessità di tutelare la sicurezza e la salute del personale sanitario e socio-sanitario riducendo le occasioni di contatto pur mantenendo elevata la qualità dell’assistenza”, conclude il dottor Cremaschini.
A Bergamo sono attualmente attive, oltre alla piattaforma regionale, altre due piattaforme gestite da Cooperative di medici di famiglia già operanti nell’ambito del Progetto Regionale di Presa in carico della cronicità.
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