Cronaca
Tampone, rimborso dalla Regione Lombardia ma solo se positivo
Dopo il via libera ai test sierologici e tamponi a pagamento, la Regione torna sui suoi passi e rimborsa la spesa. Ma solo se si è positivi.
Dopo il via libera ai test sierologici e tamponi a pagamento, la Regione torna sui suoi passi. Saranno infatti rimborsati dalla Regione i tamponi svolti al di fuori del sistema sanitario regionale.
Tutto a una condizione: basta che il risultato sia positivo. Il fatto è stato precisato da una nota del Pirellone in cui è stato spiegato come “il laboratorio che processa i test debba comunicare l’esito secondo il flusso previsto: la Ats mette in atto tutte le disposizioni di isolamento del caso e dei contatti individuati con inchiesta epidemiologica; il costo del tampone viene restituito al cittadino nei limiti di cui alla Dgr n.XI/3132/2020 tramite le Ats che a breve disporranno della apposita modulistica”.
Un’apertura rispetto a quanto stabilito nei giorni scorsi. La Regione, infatti, aveva ribadito che gli accertamenti al di fuori del servizio sanitario regionale sarebbero stati a carico degli utenti. La nuova apertura andrà incontro economicamente a quella parte dei cittadini che, dopo il sierolgico positivo, si trovano obbligati ad effettuare il tampone per verificare se siano ancora infetti.
La nota della Regione spiega che: il tampone al laboratorio privato lo pagherà subito il cittadino (le tariffe vanno dai 90 ai 130 euro, circa): ma se il tampone risulta positivo, Regione rimborserà la spesa nei limiti stabiliti dalla delibera del 12 maggio, che corrispondono a 62,89 euro.
Cifra che la stessa Lombardia aveva indicato come quota da rimborsare alle strutture, pubbliche e accreditate, che fino ad oggi hanno processato tamponi. Se il tampone risulta invece negativo, il cittadino non otterrà alcun rimborso.
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook
Diego
19 Maggio 2020 at 18:55
E i lombardi pagano…. e tacciono