Cronaca
Premio economico ai lavoratori del Covid: a Bergamo risorse per oltre 15milioni
Accordo di CISL FP, FP CGIL e UIL FPL con Regione Lombardia: premio economico ai lavoratori del Covid. A Bergamo risorse per 15milioni e mezzo. Ora occorre trovare modalità anche per gli operatori della sanità privata.
CISL FP, FP CGIL e UIL FPL Lombardia hanno raggiunto nei giorni scorsi l’intesa con Regione Lombardia sul riconoscimento economico per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale. L’emergenza sanitaria ha evidenziato a tutta la collettività quanto la classe dei professionisti sanitari abbia dato prova di grande professionalità, di un grande senso del dovere, di abnegazione e di una grandissima capacità di sacrificio.
“Tutto questo vede oggi un traguardo di natura economica, risultato di un lavoro di confronto con la Regione Lombardia sostenuto dal sindacato confederale con caparbietà e impegno, per destinare le risorse straordinarie previste dal Decreto Cura Italia, dalle RAR e dalla legge regionale 9/2020”. Così, Angelo Murabito Cisl FP, Roberto Rossi di FP CGIL e Antonio Montanino UIL FPL Bergamo salutano l’accordo che andrà a premiare i protagonisti dell’epidemia che tra marzo e aprile ha colpito la provincia.
A quanto ammonta il premio a livello nazionale
Complessivamente verranno distribuite a tutti gli 81mila lavoratori della sanità pubblica 168 milioni di euro. A Bergamo i lavoratori del comparto coinvolti saranno circa 7.500 e la cifra che sarà destinata supererà i 15 milioni e mezzo di euro, “uno stanziamento senza precedenti”, sottolineano i sindacati.
Le quote verranno distribuite in base ai criteri stabiliti dall’accordo che riguarderanno la gestione dell’epidemia in generale. Gran parte serviranno per compensare il disagio e l’impegno di tutto il personale che ha affrontato l’emergenza considerando i diversi livelli di intensità nella gestione dell’epidemia di tutte le unità operative.
Le OO.SS hanno svolto un ruolo fondamentale con la presentazione di una piattaforma rivendicativa che è stata in gran parte soddisfatta in una trattativa lunga e non facile da gestire “ma che ha prodotto un importante risultato per i professionisti che in molti casi hanno pagato anche personalmente il loro impegno. Adesso si svolgeranno i confronti nelle varie aziende per rendere operativo l’accordo e consentire l’erogazione il prima possibile”.
Ora l’attenzione massima da parte di CGIL CISL UIL è interamente rivolta all’individuazione di risorse e modalità “per riconoscere adeguate indennità anche al personale della sanità privata accreditata – concludono Murabito, Rossi e Montanino -, che, al pari dei colleghi del pubblico, ha dato e continua a dare il massimo ed è essenziale per la tenuta dei servizi sanitari nell’intera regione, ma non ha stessi diritti, stesso salario e stesse tutele”.
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30 Maggio 2020 at 21:02
E bisognava che si vedessero centinaia di bare in fila, per fare che tutto ciò avvenisse.
Sempre più disgustato di questo paese!
Gaaren
30 Maggio 2020 at 23:10
E per gli operatori sanitari delle RSA niente? Loro che hanno combattuto la guerra con le pistole ad acqua???
Un po’ di riconoscenza anche per loro!!!