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Cronaca

Cambio ai vertici della Sanità lombarda, salta il Direttore Cajazzo

In Lombardia salta Luigi Cajazzo, direttore della Sanità. Aveva deciso della riapertura dell’ospedale di Alzano. Al suo posto Marco Trivelli dall’ospedale di Brescia.

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Cambio ai vertici della Sanità lombarda: Luigi Cajazzo, 51 anni, ex poliziotto della Mobile di Lecco e Direttore generale dal maggio 2018, viene spostato. Diventerà segretario generale della Regione con delega all’integrazione sociosanitaria. Al timone arriva Marco Trivelli, 56 anni, manager storico della Sanità lombarda, con esperienza in grandi ospedali come il Niguarda di Milano e dal 2018 i Civili di Brescia. Il passaggio di consegne sarà il 18 giugno.

La decisione arriva in un momento concitato per la Regione più colpita dall’emergenza Coronavirus e di fatto segna un cambio nella gestione delle nuova fase. Al momento né il presidente Attilio Fontana né l’assessore alla Sanità Giulio Gallera, da cui Cajazzo dipendeva, commentano la notizia.

La riapertura dell’ospedale di Alzano

Luigi Cajazzo aveva deciso la riapertura dell’ospedale di Alzano Lombardo lo scorso 23 febbraio, data zero del Coronavirus in Val Seriana e in provincia di Bergamo, nonostante i due casi accertati da tampone e gli altri casi sospetti. Il Pesenti Fenaroli era rimasto chiuso poche ore e poi tutti erano stati libere di svolgere la propria vita normalmente, portando il virus fuori dalla struttura sanitaria dov’era già stato accertato in Medici, in Chirurgia e in Pronto soccorso.

Era stato lo stesso Cajazzo a confermare la propria decisione alla stampa (in un intervista al TG1) e anche davanti agli inquirenti della Procura di Bergamo che, guidati dal magistrato Maria Cristina Rota, indagano proprio sulla gestione dell’ospedale di Alzano.

Così diceva Cajazzo: “È stato chiuso per circa tre ore il pronto soccorso, effettuata la sanificazione così come quella dei reparti dove erano stati i pazienti Covid, è stato poi riaperto il pronto soccorso con percorsi separati accettando solo casi urgenti. Chiudere Alzano avrebbe significato dover chiudere nei giorni precedenti gli ospedali di Lodi, Crema, Cremona e Pavia e in quelli successivi tutti gli ospedali della Lombardia, negando l’assistenza a tanti pazienti che invece abbiamo curato”.

Sentiti dai pm nelle scorse settimane anche lo stesso Fontana e l’assessore Gallera. I magistrati intendono ricostruire le eventuali responsabilità, non solo sulla gestione del Pesenti Fenaroli, ma anche sulla mancata zona rossa sempre ad Alzano e Nembro e nella gestione delle Rsa.

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11 Commenti

1 Commento

  1. ????

    10 Giugno 2020 at 11:55

    Questo (avvicendamento dirigenti vari) sarà il solo risultato che vedremo, per tutte le negligenze messe in atto dalla Regione Lombardia.

  2. Comix

    10 Giugno 2020 at 12:18

    Ecco come funziona in Italia,da un vertice all’altro,da direttore della sanità lombarda a segretario generale della regione…
    Se una persona dimostra di non essere all’altezza del ruolo che gli è stato affidato, va destituito e basta, torna ai piani Bassi.
    Invece no….. Che tristezza!!!!

    • 10 Giugno 2020 at 12:48

      Nel privato, ti sbattono in mezzo ad una strada, per molto meno di quello che non han fatto sti personaggi!

      • Marco

        10 Giugno 2020 at 22:50

        Pure a calci in culo, questo invece avrà pure una sostanziosa buona uscita,…… paghiamo noi ovviamente.

  3. GIUSEPPE VERDERIO

    10 Giugno 2020 at 13:28

    in effetti è piuttosto sconsolante assistere a questo “scambio di poltrone” ,assomiglia molto allo spostamento dei preti pedofili da una parrocchia all’altra in modo che continuassero la loro …opera …che tristezza

  4. gian

    10 Giugno 2020 at 14:20

    Scusate, ho letto bene? il direttore della sanità lombarda era un ex poliziotto della mobile? ma chi l ‘ ha messo li su che pianeta vive?

  5. Marco

    10 Giugno 2020 at 22:56

    Marco Trivelli, manager di 56 anni, ha già all’attivo, nella sua carriera, la gestione di diversi grandi ospedali. Tra questi spiccano gli Spedali Civili di Brescia, il Niguarda ed il Sacco di Milano. Il suo schieramento politico è ben noto: Comunione e Liberazione. Egli si è formato con Roberto Formigoni nei suoi anni d’oro e non ha mai abbandonato le giunte leghiste quando alla carica ci sono stati Maroni e Fontana. Per questo motivo, almeno politicamente, non rappresenta una scelta nuova ne di rottura con il passato.
    Siamo punto è a capo…

    • ????

      11 Giugno 2020 at 1:39

      Cambiare tutto, per non cambiare nulla…

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