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Cronaca

I bergamaschi non dimenticano, oltre Alzano un presidio anche a Bergamo

I bergamaschi non dimenticano, oltre Alzano sabato si terrà un presidio anche a Bergamo per continuare a denunciare le responsabilità della gestione dell’emergenza.

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“I bergamaschi non dimenticano”, è con questo slogan che sabato 13 giugno si svolgerà a Bergamo una mobilitazione del “Comitato popolare verità e giustizia per le vittime da Covid19” che ogni sabato da un mese dei ritrova fuori dall’ospedale di Alzano Lombardo per chiedere conto della gestione della presidio della Val Seriana e dell’intera gestione dell’emergenza.

“Come mai il virus è arrivato a Bergamo prima che altrove? E come ci è arrivato? Come mai il sistema regionale sanitario si è dimostrato così inefficiente? Come mai una volta diffusosi il virus non è stata dichiarata la “zona rossa” ad Alzano e Nembro? Perché i malati Covid sono stati ricoverati nelle RSA? Come mai sono mancate per settimane mascherine e gli altri presidi necessari? Perché sono stati fatti così pochi test sierologici e tamponi, tanto che ancora oggi la maggior parte della popolazione non sa se è entrata a contatto con il virus? Come mai molti cittadini non hanno ricevuto nessun appoggio economico, né sul reddito né sul tema casa, pur essendo stati nell’impossibilità di procurasi un reddito per mesi? Queste sono alcune domande legittime a cui pretendiamo venga data una risposta chiara – spiega il portavoce Roberto Fugazzi – e per questo ci siamo costituiti in Comitato Popolare che ricerca la verità e la giustizia per i troppi morti che ci sono stati”.

Imperizia dei vertici ad affrontare l’emergenza

“Noi non intendiamo dimenticare i troppi sanitari immolati facendo il loro dovere, mentre i vertici dell’ATS Bergamo e ASST Bergamo Est riaprivano l’ospedale di Alzano dimostrando una totale imperizia nell’affrontare l’emergenza – commentano dal Comitato -. Non intendiamo dimenticare che i responsabili della sanità lombarda diffondevano resoconti sull’andamento del contagio e dei morti palesemente non corrispondenti alla realtà. Noi non intendiamo dimenticare le palesi responsabilità di Governo e Regione Lombardia. Un intero sistema economico e sociale è collassato davanti a questo subdolo virus, mettendo a nudo tutti i suoi difetti. Dalla distruzione dell’ambiente, ai rapporti economici e di sfruttamento inaccettabili che hanno portato a diseguaglianze sociali immense.Ora noi chiediamo subito due semplici cose.
VERITA’ E GIUSTIZIA. Su tutte queste dinamiche va fatta chiarezza e se qualcuno ha delle responsabilità deve pagare, senza sconti. Riteniamo inaccettabile l’atteggiamento auto-assolutorio che troppi politici e amministratori hanno già assunto”. 

Analisi gratuite per tutti

“Troviamo inoltre inaccettabile – aggiungono – quello che sta succedendo, cioè che se uno vuole conoscere le proprie condizioni di salute, e dei suoi cari, debba rivolgersi a strutture private (un’altra volta) e pagare le analisi di tasca sua. Certo molto andrà cambiato, ribaltando per esempio le sciagurate politiche dei tagli alla sanità che hanno caratterizzato da decenni governi di vario colore nonché la particolarmente sciagurata riforma regionale della sanità Lombarda che tanta inefficienza ha creato. Tagli, privatizzazione, pagate pesantemente in termini di morti. Ma per adesso su questo punto ci limitiamo a lanciare una petizione per chiedere subito il commissariamento dei vertici dell’ATS Bergamo e ASST Bergamo Est”.

Sabato 13 giungo presidio ad Alzano e Bergamo

Sabato 13 giugno alle 15.00 ad Alzano Lombardo si svolgerà il presidio settimanale all’entrata dell’Ospedale Pesenti-Fenaroli, luogo simbolo della pandemia in Bergamasca.

Alle 16 seguirà a Bergamo il presidio promosso insieme ad altre associazioni, previsto in Via XX Settembre 18, (“Colonne di Prato”) davanti alla sede della Regione Lombardia a Bergamo. Sarà possibile firmare la petizione promossa dal Comitato per il commissariamento della Ats Bergamo e della Asst Bergamo Est.

I partecipanti devono rispettare tutte le precauzioni anti-Covid: mantenere le distanze, evitare contatti fisici, portare mascherina, possibilmente anche guanti e igienizzante.

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2 Commenti

1 Commento

  1. elia capitanio

    11 Giugno 2020 at 18:15

    Avanti così, nella legalità io per fortuna sono a Marsala…. col cuore sono con voi sempre

    • ????????

      11 Giugno 2020 at 19:18

      Resta li Elia, sei in un posto molto più sicuro di qui. Solo dal punto di vista inquinamento, qui é tornato tutto come sempre. E appena terminano le piogge, ricominciamo a respirare aria malsana.

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