CLUSONE
Il Coro Idica riparte: “Canteremo anche per chi non c’è più”
Il Coro Idica di Clusone riparte: “Canteremo anche per chi non c’è più”. Ieri le prime prove tra emozione e commozione.
63 anni di storia fatta di prove incessanti, concerti e tournées in tutto il mondo e grandi amicizie. La storia del Coro Idica di Clusone si è interrotta a marzo 2020, quando il Coronavirus ha paralizzato l’intera provincia di Bergamo, mettendo in ginocchio anche la cittadina di Clusone, in alta Val Seriana. “Non sono stati mesi facili per il Coro idica – spiega la presidente Simona Visinoni -, che, oltre a doversi fermare per 4 mesi, ha avuto perdite importanti. Ricordiamo l’amico corista Gianni Mazzoleni, il “basso dei Bassi” e il Presidente Onorario Cesare Ferrari. Ma ora siamo pronti a ripartire”.
Prove a misure anticovid
Martedì 23 giugno si svolte le prime prove dopo il lockdown e i lutti: un momento emozionate e a tratti commovente. “Le prove – continua Visinoni – sono state fatte all’aperto, fuori e non dentro la sede. Questo per garantire la distanza di sicurezza. Era presente metà coro mentre l’altra metà si troverà venerdì sera”.
Ovviamente anche il Coro e i componenti si sono adeguati alle misure anticovid cercando di mantenere, per quanto possibile, i riti che si svolgevano prima del Coronavirus.
“Chi vuole prendere il caffè prima di iniziare a cantare, al bancone del bar interno, lo può fare entrando uno alla volta con mascherina e utilizzando il gel sanificante – racconta Simona -. All’arrivo dei coristi c’è un componente che misura la febbre e invita a igienizzarsi le mani, successivamente il Maestro comunica in quale sedia ci si deve sedere e via… si iniziano le prove. Questi momenti di riunione e condivisione sono importanti per i coristi, fortemente toccati dal dramma del Coronavirus”.
Alla fine della prima serata di prove il Maestro Gianlorenzo Benzoni ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto di come è andata la serata. I coristi hanno voglia di cantare e di stare insieme e questo ha fatto sì che, dopo i primi momenti di ruggine, le voci si sono sciolte all’unisono anche a distanza. Bene, avanti tutta”.
“Non sono mancati i momenti di commozione – conclude Visinoni – ricordando chi di noi non c’è più, ma proprio per loro, più forti che mai, c’è la volontà di andare avanti”. Quello che è certo è che tutti, da oggi in poi, canterano con la stessa passione che ha contraddistinto il Coro anche – e soprattutto – per chi non c’è più.
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