Cronaca
Ossigeno e assistenza sanitaria territoriale: il piano per affrontare il Coronavirus in autunno
Il territorio bergamasco fa rete per affrontare il Coronavirus in autunno. Si punta su ossigeno, covid-hotel e assistenza sanitaria territoriale.
Anche se il coronavirus sta costantemente regredendo con un numero sempre inferiore di contagi in provincia di Bergamo, l’Agenzia di Tutela della Salute e tutti gli attori del territorio non abbassano la guardia e preparano il piano per l’autunno, con l’obiettivo di essere pronti nel caso di un ritorno del Covid-19.
Con Ats collaborano Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, Ordine delle Professioni Infermieristiche, Ordine dei medici e degli Odontoiatri, Ordine dei Farmacisti, Federfarma, FIMMG, Cooperativa OSA, Confcooperative, Cooperativa MMG – Iniziativa Medica Lombarda, Ordine delle Professioni Sanitarie, Consiglio Regionale Ordine degli Assistenti Sociali Lombardia, Associazioni RSA, Reti Territoriali ASST.
Il piano per l’autunno
Il punto di partenza è Ugoretec, l’Unità di governo delle reti territoriali per il Covid. Si tratta della forma di raccordo delle varie reti che sono sorte per affrontare le diverse problematiche imposte dal virus. Ugoretec ha consentito di ottenere importanti risultati nei momenti cruciali dell’emergenza: dal reperimento dell’ossigeno ai Covid-hotel, dall’assistenza sanitaria territoriale a quella sociale.
“A partire da quell’esperienza, che ha messo a sistema le competenze di ciascun componente favorendo sinergie che hanno portato a una migliore gestione sul territorio di Bergamo dell’emergenza legata al coronavirus, tutti i partecipanti hanno deciso di mantenere questo modus operandi in vista dell’autunno – spiega Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo – . Sono state quindi individuate sette reti di intervento in cui coinvolgere, per competenza, i diversi stakeholders che hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare con ATS: assistenza territoriale, sorveglianza, vaccinazioni, ossigenoterapia e farmaci, RSA/strutture sociosanitarie/degenze intermedie, comunicazione e approvvigionamenti/logistica. Ogni rete ha un referente dell’Agenzia di Tutela della Salute come punto di riferimento”.
Nel corso del mese di luglio ciascuna rete avrà in calendario tre incontri. Il primo servire per confrontarsi sui temi di competenza di ciascuna di esse e per avanzare le prime proposte, il secondo per condividere e analizzare le proposte stesse, il terzo per definire i progetti operativi. I contributi di ciascuna rete confluiranno, alla fine di luglio, nel Piano emergenza autunno che verrà sottoposto all’approvazione di tutti.
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