Cronaca
Scuola: in provincia di Bergamo 2000 cattedre vacanti
Scuola in bergamasca oltre 2000 cattedre vacanti, in alcune regioni sono molte meno.
Bergamo, purtroppo, segna un altro record: a settembre, molto probabilmente, saranno 2008 i posti non assegnati nelle scuole di ogni ordine, ma soprattutto un terzo di questi “buchi” si avrà sugli incarichi di sostegno, “un aspetto che potrebbe compromettere il pieno diritto all’ inclusione di tutti gli studenti”, sottolinea Salvo Inglima, segretario generale CISL Scuola provinciale. L’inizio dell’anno sarà quindi più complicato del previsto: oltre ai tanti interrogativi collegati alle norme anti covid si acuisce la grave carenza di docenti.
I dati
Si dovrà fare un massiccio ricorso ai supplenti, con tutte le incognite delle nomine dalle nuove graduatorie ancora da aggiornare. Una situazione, secondo i dati di CISL Scuola Bergamo, che si prospetta drammatica se si guardano i numeri: dopo i trasferimenti risultano vacanti ben 2008 cattedre, 33 nell’Infanzia; 480 nella primaria; 725 nella secondaria di I grado e 770 in quella di II. Di queste, ben 639 riguardano gli insegnanti di sostegno, cioè docenti specializzati assegnati a classi dove è presente un alunno con difficoltà, allo scopo di favorirne l’inclusione.
“CISL Scuola da tempo chiede una necessaria revisione, nell’ottica di una semplificazione e snellimento, delle procedure di reclutamento – continua Inglima-. La scuola bergamasca non può pagare un prezzo così alto in termini di inadeguate scelte della politica nazionale. È un obbligo etico, ancor prima che giuridico, quello di poter garantire a tutti gli studenti bergamaschi di avere tutti i docenti in cattedra dal 1 settembre”.
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