Cronaca
Caso camici in Lombardia, dimesso il dg della centrale acquisti
Caso camici in Lombardia, si è dimesso il dg della centrale acquisti Aria. Gli inquirenti indagano lui e il cognato di Fontana.
Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano che indaga sulla commessa di camici da parte della Dama Spa, il dg di Aria (la centrale acquisti regionale), Filippo Bongiovanni, che risulta indagato, ha chiesto di lasciare l’incarico per essere assegnato a nuova destinazione.
Secondo quanto trapela dalle indagini, nel periodo dell’emergenza, Dama (azienda del cognato e della moglie del governatore Attilio Fontana) non aveva sottoscritto il patto di integrità che all’articolo 3 prevede di dichiarare di non trovarsi in conflitto di interesse se si vuole accedere ad una fornitura per una stazione appaltante pubblica. A non presentarlo, tuttavia, non era stata solo l’azienda di Andrea Dini, cognato di Fontana (e in cui sua moglie ha una quota del 10%) ma anche altre aziende che hanno fornito camici e dispositivi di protezione individuale alla Regione nel periodo più nero dell’emergenza.
Gli inquirenti però sarebbero convinti che Bongiovanni sapesse del conflitto di interesse e che nonostante questo l’acquisto dei camici sia partito lo stesso. Solo in un secondo momento – ipotizzano i pm – la fornitura è stata trasformata in donazione, su “interessamento” dello stesso governatore.
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12 Luglio 2020 at 10:24
Mai che si possa leggere il termine sospeso.
Dimesso, per esser destinato ad altro incarico…