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ARDESIO

Stop al 5G ad Ardesio, il sindaco firma un’ordinanza che ne vieta l’installazione

In provincia di Bergamo, Ardesio è il secondo comune ad emettere un’ordinanza per vietare l’installazione del 5G sul territorio.

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In provincia di Bergamo, Ardesio, in alta Val Seriana, è ad oggi il secondo comune ad emettere un’ordinanza per vietare l’installazione del 5G sul territorio. Ordinanza molto simile nel testo a quella che Bianzano aveva emesso a maggio. Nel documento viene citato il principio di precauzione adottato dall’amministrazione comunale. Sempre nello stesso si fa riferimento a numerosi studi che sottolineano i pericoli che questa tecnologia potrebbe generare su ambiente e salute. In conclusione si considera il fatto che, malgrado la sperimentazione del 5G sia già stata avviata, non esistono studi che, preliminarmente alla fase di sperimentazione, dovrebbero fornire una valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una pervasiva installazione di nuove antenne.

Il 5G è una tecnologia che si basa su microonde e radiofrequenze più elevate rispetto agli standard cui ci si era abituati in precedenza, con la possibilità di trasferire maggiore energia ai mezzi e una minore penetrazione nelle strutture solide. Per quest’ultima ragione, c’ è la necessità di un maggior numero di ripetitori.

Un convegno a Parre

A Parre la scorsa settimana si è svolto presso il Pala Don Bosco un convegno con circa 70 partecipanti e alcuni relatori dal titolo: “5G la nuova frontiera delle comunicazioni”. Sono intervenuti alcuni sindaci che hanno firmato le ordinanze per sospendere qualsiasi tipo di installazione come il sindaco di Bianzano e di Ardesio, alcuni esperti chiamati a rispondere alle domande dei partecipanti e del comitato organizzatore. La serata ha avuto lo scopo di informare le istituzioni e i cittadini ad applicare le leggi che già esistono a tutela di tutti. Ciò almeno fino a quando non verranno divulgati i dati ufficiali dei molteplici studi sula questione che sono stati intrapresi dal governo su imposizione di varie legge Europee.

Il dottor Paolo Orio Presidente dell’Associazione Italiana elettrosensibili e il Professore Andrea Grieco hanno spiegato i rischi già verificati attraverso vari studi sull’incidenza delle malattie provocate dalla lunga esposizione di onde 2G,3G,4G e i rischi concreti di un peggioramento dei casi se non verranno prese delle misure di protezione per le persone.

Guarda qui il convegno

Il presidente del Codacons diffida la Provincia

Il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli a riguardo ha dichiarato: “Allo stato attuale le evidenze scientifiche non sono in grado di assicurare con assoluta certezza l’assenza di rischi suo fronte sanitario per i cittadini – prosegue Donzelli – In tali situazioni si applica quindi il principio di precauzione che pone come interesse primario la tutela della popolazione, anche perché i sindaci sarebbero i primi soggetti chiamati a rispondere di eventuali danni prodotti da strutture tecnologiche autorizzate dalle amministrazioni”. Oggi il Codacons ha inviato una diffida alla Provincia di Bergamo chiedendo di vietare l’installazione di ripetitori 5G. Ciò fin tanto che non non vi sarà evidenza scientifica dell’assenza di pericoli per la salute dei cittadini.

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5 Commenti

1 Commento

  1. Cippa

    14 Luglio 2020 at 19:40

    Quanta ignoranza in una sola ordinanza.

  2. 15 Luglio 2020 at 0:30

    Da chi é composto il “comitato stop 5G alta valle seriana”, dove a sede, come ci si può aderire?

  3. 15 Luglio 2020 at 12:05

    Chissà se il sindaco di Ardesio, mette lo stesso impegno sollecitudine nella ricerca per fare chiarezza sulle responsabilità che hanno causato centinaia di morti a causa del Covid?

    • Giuseppe

      21 Luglio 2020 at 14:24

      Stronzata…potevi risparmiartela.

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