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Cronaca

Omicidio in Namibia, ancora nessun arresto

Omicidio in Namibia, ancora nessun arresto per l’agguato mortale teso a Daniele Ferrari originario di Castione della Presolana.

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Riguardo all’omicidio di Daniele Ferrari, 52 anni, imprenditore di Castione ucciso martedì sera in Namibia, dove abitava, al parco della diga della capitale Windhoek, non lontano da casa sua, non ci sarebbero ancora arresti.

Una notizia pubblicata dall’emittente Hitradio Namibia (dedicata alla numerosa comunità tedesca locale) aveva annunciato l’arresto di due persone. Né la Polizia né il console però hanno confermato la notizia.

Sembra comunque che la polizia abbia ricostruito con precisione la dinamica dell’omicidio e individuato anche il contesto in cui sarebbe maturato, con alcuni sospettati. Un dubbio è inoltre emerso fin da subito: Ferrari è stato ucciso per la rapina, finita tragicamente, del suo smartphone, oppure il movente è stato un altro? Gli investigatori non si sono mai sbilanciati ufficialmente.

La dinamica dell’omicidio

L’imprenditore è stato prima accoltellato – poco dopo la fine del turno delle guardie del parco -, poi raggiunto mentre tentava di allontanarsi in auto (anche grazie all’aiuto di due passanti) e colpito di nuovo, ancora con un coltello e anche con un machete. Un’azione particolarmente violenta di fronte all’ipotesi di furto per lo smartphone.

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