Turni straordinari per garantire i tamponi, ma sul rinnovo del contratto ancora nulla

Il prossimo lunedì, sul Sentierone di Bergamo, si riunirà l’assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata bergamasca che rivendicano la firma del CCNL scaduto da ben 14 anni.

“A pochi giorni da questa iniziativa, che è parte del più generale stato di agitazione indetto a livello nazionale, riceviamo l’informazione che al Policlinico di Ponte San Pietro (gruppo San Donato) si modificano i turni di lavoro e si impongono ore straordinarie a coloro che lavorano in laboratorio analisi, così da far fronte al surplus di lavoro derivante dalla refertazione dei tamponi presso la Fiera di Bergamo. Ancora una volta, oltre il danno la beffa – è il commento di Roberto Rossi e della Giuliana Rota Funzione pubblica CGIL Bergamo -“.

Serve il rinnovo contrattuale

“Parliamo di lavoratrici e lavoratori – continuano – che rivendicano il sacrosanto diritto al rinnovo contrattuale e la richiesta di pari condizioni economiche e normative con i colleghi della sanità pubblica, ma che si vedono impedito persino il loro diritto a partecipare alle proposte di mobilitazione per svolgere un lavoro per cui l’azienda ha deciso di farsi carico, ma senza pensare di incrementare il personale. Ancora una volta si chiede al personale di caricarsi sulle spalle la responsabilità di dare una risposta ai cittadini, sostanzialmente a costo zero. Ci chiediamo anche da dove sia nata l’esigenza di affidare questo servizio alla sanità privata e al gruppo San Donato. Ci chiediamo se non fosse stato più conveniente per le casse pubbliche gestire questo servizio con risorse umane direttamente dipendenti del servizio sanitario regionale: ci auguriamo che la spinta a questa scelta non sia stato il minor costo del personale”.

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