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Cronaca

Pochi tamponi durante l’emergenza? Il consigliere Carretta interroga la Regione

8000 euro in Lombardia, 24000 in Veneto e 32000 in Emilia Romagna: sono le cifre della spesa dei tamponi durante l’emergenza. Il consigliere Carretta interroga la Regione.

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Niccolò Carretta, Consigliere regionale di Azione ha depositato un’interrogazione scritta per chiedere a Regione Lombardia che venga fatta chiarezza sulle spese sostenute durante il lockdown e l’emergenza sanitaria. “Il documento pubblicato da ANAC – spiega il consigliere -, l’autorità anticorruzione, evidenzia grandi difformità di spesa riguardanti i tamponi tra la nostra regione e, per esempio le regioni Emilia Romagna e Veneto ed è bene che i cittadini conoscano le ragioni di questa differenza”.

8000 euro in Lombardia, 24000 in Veneto e 32000 in Emilia Romagna

Una voce cruciale – segnala l’interrogazione del consigliere regionale di Azione – è rappresentata dalla spesa sostenuta dalla stazione appaltante Regione Lombardia per l’acquisizione di tamponi (test e reagenti) che, al 30 aprile 2020, ammontava a 8.392.955,00 euro – una cifra decisamente inferiore rispetto alla spesa sostenuta delle regioni Emilia-Romagna (32.207.301,00 euro) e Veneto (23.802.114,00 euro).

“Sono differenze evidenti – prosegue Carretta – soprattutto se messe in relazione con i numeri dei contagi, delle persone gravemente malate e degli asintomatici che la Regione Lombardia contava nel periodo più acuto della crisi sanitaria”.

Tamponi al di sotto della media nazionale

“Regione Lombardia – prosegue il documento depositato dal Consigliere bergamasco – durante i mesi più drammatici della pandemia, ha effettuato un numero di tamponi al di sotto della media nazionale, nonostante le sollecitazioni provenienti dal livello nazionale e locale, dal mondo istituzionale, sanitario e civile e pur consapevole che tamponi e test sierologici sono lo strumento diagnostico più efficace per tracciare la mappa del virus, garantire una pronta risposta sanitaria e, oggi, intervenire in modo tempestivo evitando una nuova diffusione del virus”.

“Ora – conclude Carretta – resta da capire quali siano le intenzioni della Giunta Fontana circa prossimo piano di approvvigionamento di tamponi previsto da Regione Lombardia, ma anche il numero di laboratori di analisi di tamponi attivi in tutto il territorio regionale, in vista di una possibile seconda ondata di contagi e alla luce dell’emersione quotidiana di nuovi focolai”.

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